Italia dei Diritti denuncia lo stato critico della strada provinciale tra San Pietro al Tanagro e San Rufo e chiede la chiusura urgente del tratto per motivi di sicurezza. Lo riporta InfoCilento. A farsi portavoce della denuncia è Carlo Spinelli, responsabile per la Politica Interna del movimento.
Vallo di Diano, strada provinciale tra San Pietro e San Rufo: richiesta chiusura urgente per motivi di sicurezza
Il Vallo di Diano torna al centro dell’attenzione per le condizioni critiche di una strada provinciale che collega San Pietro al Tanagro a San Rufo. Il movimento Italia dei Diritti ha lanciato un allarme, chiedendo la chiusura immediata del tratto viario per garantire la sicurezza di automobilisti e pedoni.
A farsi portavoce della denuncia è Carlo Spinelli, responsabile per la Politica Interna del movimento, che sottolinea come la mancata manutenzione non possa mettere a rischio vite umane. Il segretario provinciale Corrado Fella evidenzia come la strada, lunga circa 6-7 chilometri, non riceva interventi di messa in sicurezza da oltre quarant’anni.
Si tratta di un collegamento strategico per la viabilità locale, che consente di ridurre significativamente tempi e chilometri rispetto alla SS 166 degli Alburni, con un risparmio stimato di almeno 20 minuti. Tuttavia, il percorso presenta gravi rischi, in particolare nel tratto di San Pietro al Tanagro, caratterizzato da frane, smottamenti e la mancanza di segnaletica adeguata. Particolarmente preoccupante è il pericolo di caduta massi dal costone roccioso alle spalle del comune.
Di fronte a queste criticità, Fella invita i sindaci dei due comuni a emettere ordinanze per interdire il traffico pedonale e veicolare sul tratto a rischio, prevenendo possibili incidenti gravi. Spinelli estende la riflessione all’intera rete viaria provinciale, definendone le condizioni “pessime” e rivolgendosi alla Provincia di Salerno affinché intervenga con misure strutturali. «Non si possono mettere a rischio vite umane per la negligenza di chi amministra la cosa pubblica», conclude Spinelli, chiedendo un cambio di passo nella gestione della sicurezza stradale.
