Come riporta Il Mattino, cresce la preoccupazione tra le famiglie del Vallo di Diano per i problemi che, in questi mesi, stanno interessando i servizi dedicati ai più piccoli. Due le criticità principali: da un lato la sospensione del tempo pieno nei nidi e nei micro nidi comunali, dall’altro la mancanza di pediatri di base a seguito di pensionamenti e trasferimenti. Una situazione che sta creando disagi diffusi e che, per molte famiglie, si traduce in difficoltà concrete nella gestione quotidiana dei bambini.
Vallo di Diano, famiglie in difficoltà
Nei giorni scorsi, il Piano Sociale di Zona S10 ha inviato oltre 450 comunicazioni ai nuclei familiari del territorio per informare che, per l’anno solare 2025, il servizio pomeridiano non sarà attivato. «Gentile genitore – si legge nel messaggio – a seguito delle numerose richieste per l’attivazione del tempo lungo presso i nidi e micro nidi del Consorzio, la informiamo che il servizio pomeridiano non sarà attivo. La ringraziamo per la comprensione».
Una comunicazione che, tuttavia, ha scatenato reazioni di protesta da parte dei genitori, molti dei quali contavano sul servizio di tempo pieno come supporto indispensabile per conciliare lavoro e cura dei figli. Alla sospensione del servizio si aggiunge, inoltre, un aumento delle rette, che ha ulteriormente alimentato il malcontento.
«A gennaio – ha precisato il direttore del Consorzio Piano Sociale di Zona, Antonio Florio – il servizio riprenderà regolarmente e contiamo di non avere più problemi. Si tratta di una sospensione temporanea legata a questioni di bilancio e di organizzazione».
Ma le difficoltà non si limitano agli asili. Nel comprensorio valdianese è infatti tornata a emergere la carenza di pediatri di libera scelta, un problema che si trascina da mesi. Attualmente, mancherebbero almeno due medici, non sostituiti dopo i recenti pensionamenti o coperti solo in via provvisoria.
Il bando regionale per l’assegnazione delle nuove sedi pediatriche è scaduto lo scorso 22 luglio, e diversi professionisti hanno presentato candidatura. Tuttavia, a distanza di quasi tre mesi, le nomine definitive non sono ancora arrivate. Una lentezza amministrativa che rischia di lasciare scoperto un servizio essenziale per centinaia di famiglie del territorio, costrette a spostarsi anche per decine di chilometri pur di garantire le visite ai propri figli.
La doppia emergenza – educativa e sanitaria – conferma così le difficoltà strutturali che continuano a pesare sui comuni del Vallo di Diano, dove la carenza di risorse e personale mette a rischio la qualità dei servizi per l’infanzia.








