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Assemblea diocesana a Vallo della Lucania: al centro il tema dell’Intelligenza Artificiale e della relazione educativa

Vallo della Lucania su Intelligenza Artificiale
Vallo della Lucania su Intelligenza Artificiale

Si è svolta il 13 e 14 ottobre, presso il cine-teatro La Provvidenza di Vallo della Lucania, l’assemblea generale di inizio anno pastorale, fortemente voluta da Sua Eccellenza Mons. Vincenzo Calvosa, Vescovo della diocesi cilentana. L’iniziativa ha visto la partecipazione numerosa di sacerdoti, religiosi, catechisti, operatori pastorali e docenti di discipline teologiche e filosofiche.

La giornata inaugurale, lunedì 13 ottobre, è stata dedicata a una riflessione sul rapporto tra Intelligenza Artificiale e formazione umana. La relazione, tenuta da padre René Micallef S.J., docente di Teologia Morale presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma, ha posto in evidenza opportunità e rischi dell’I.A. in ambito sociale ed educativo.

Padre Micallef ha ricordato come Papa Francesco definisca l’Intelligenza Artificiale un possibile “dono di Dio”, in quanto strumento in grado di sostenere la ricerca scientifica, curare malattie e facilitare la vita umana. Tuttavia, ha evidenziato anche le criticità legate alla sostituzione del lavoro umano e al pericolo di ridurre la persona a semplice prodotto di calcoli o funzioni.

Su questa linea si inserisce l’etica “algoretica” proposta dal filosofo Luigi Lombardi Vallauri, che invita ad accompagnare il progresso tecnologico con una responsabilità condivisa, fondata su valori umani e sulla centralità della coscienza. Il Magistero della Chiesa ricorda infatti che l’essere umano non può essere ridotto a un insieme di dati: è una realtà unica, dotata di libertà, interiorità, empatia e capacità di relazione. La tecnologia deve restare al servizio della persona, non il contrario.

Significativa anche la prospettiva del cardinale Matteo Zuppi, Presidente della CEI, secondo cui vivere da cristiani nell’era digitale significa aiutare soprattutto i giovani a passare da una presenza online spesso passiva o narcisistica a relazioni autentiche, fatte di ascolto, accoglienza e prossimità. Dopo la pandemia, che ha acuito solitudini e fragilità psicologiche, la comunità cristiana è chiamata a essere luogo di speranza, incontro e cura.

In questo percorso, l’ora di Religione nelle scuole assume valore formativo essenziale: accompagnare i giovani nella ricerca spirituale, educarli al pensiero critico e aiutarli a discernere tra realtà e illusione, specialmente in un mondo dominato dall’immagine e dai social.

Il filosofo Luciano Floridi ha infine invitato a non parlare dell’I.A. come entità autonoma, ma come insieme di tecnologie che devono essere organizzate e orientate per ridurre disuguaglianze e promuovere beni comuni. La nostra vita si svolge già in un ambiente ibrido tra online e offline, e ciò richiede nuove competenze di responsabilità e consapevolezza.

La seconda giornata, il 14 ottobre, è stata dedicata alla presentazione del programma pastorale diocesano e al conferimento del mandato agli operatori pastorali, chiamati a svolgere il proprio servizio nelle comunità con fede, dedizione e spirito di comunione, secondo le linee guida e la guida spirituale del Vescovo.

Vallo della Lucania

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