Usura e assunzioni irregolari: revocato l’incarico all’avvocato Rubina Pignataro, moglie di Graziano, presso il Comune di Sarno. L’avvocato non fa più parte del Nucleo di valutazione del Comune a seguito dell’inchiesta della DDA. Lo riporta l’odierna edizione de La Città.
Sarno, revocato l’incarico alla moglie di Graziano
Un’improvvisa notizia scuote l’amministrazione del Comune di Sarno: l’avvocato Rubina Pignataro è stata destituita dal suo ruolo di membro del Nucleo di valutazione, un incarico che avrebbe dovuto mantenere fino al 2027. La decisione, adottata con effetto immediato dal sindaco Francesco Squillante, è stata presa in seguito agli sviluppi giudiziari che coinvolgono la professionista in un’inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza di Salerno.
La misura interdittiva
L’indagine, condotta dalla Procura Antimafia di Salerno sotto la direzione del dottor Giuseppe Borrelli, ha portato all’adozione di una misura interdittiva di nove mesi nei confronti di una donna di 49 anni, moglie di Massimo Graziano, considerato dagli inquirenti il leader di un’organizzazione impegnata in usura ed estorsioni. Secondo le accuse, la Pignataro avrebbe svolto un ruolo cruciale nella gestione di fondi derivanti da attività illecite, con l’ipotesi di reato di riciclaggio che si fa sempre più grave. Di conseguenza, è stata disposta per lei una misura interdittiva che le vieta temporaneamente di esercitare determinate attività professionali o imprenditoriali per un periodo di nove mesi.