Un team di ricercatori dell’Università Cattolica – Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS e dell’Università di Salerno ha sviluppato un rivoluzionario dispositivo nanotecnologico per il trattamento e la prevenzione di gravi neuropsichiatriche e neurodegenerative: si tratta di un nano-spray nasale che sfrutta nanoparticelle d’oro che, operando come navicelle, veicolano una cura direttamente nel cervello.
Università Salerno e Cattolica brevettano spray nasale per curare le malattie neurodegenerative
Come reso noto da InsaluteNews le nanoparticelle d’oro caricate di litio vengono usate per contrastare malattie neuropsichiatriche quali il disturbo bipolare, patologie neurodegenerative come la malattia di Alzheimer o infezioni cerebrali come quelle da Herpes Simplex Virus di tipo 1, che di recente diversi studi hanno collegato a maggior rischio di malattie neurologiche.
Pubblicata sulla prestigiosa rivista Advanced Materials e già oggetto di brevetto, l’idea è frutto di uno studio condotto da ricercatori della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica e della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, in collaborazione con l’Università di Salerno.
Il team di ricerca ha dimostrato che è possibile inibire direttamente nel cervello l’attività di un enzima che svolge un ruolo chiave nello sviluppo delle suddette malattie mediante litio veicolato da nanoparticelle d’oro somministrate per via intranasale.
Questo innovativo approccio terapeutico – spiegano ancora da da InsaluteNews – permette di ottenere gli stessi effetti del litio somministrato per via orale ma utilizzando concentrazioni di questo ione nettamente inferiori e indirizzando lo ione specificamente all’organo bersaglio, il cervello, riducendo in tal modo il rischio di effetti collaterali.