È un susseguirsi di scelte strategiche, ritiro di candidati e alleanze sorprendenti quella che si sta configurando come una delle elezioni più movimentate per la guida dell’Università degli Studi di Salerno. Un equilibrio precario, ricalibrato in continuazione, che ha ridisegnato nelle ultime ore il quadro della sfida per il rettorato. La corsa, giunta alla vigilia del secondo turno previsto per il 2 e 3 luglio, si trasforma in un duello diretto tra Virgilio D’Antonio e Carmine Vecchione come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.
Università di Salerno, corsa al rettorato: nuovo asse elettorale
Un vertice fiume tenutosi fino a tarda sera ha rivoluzionato l’assetto delle forze in campo. A sostenere D’Antonio convergono ora Pietro Campiglia e Paola Adinolfi, uniti dalla condivisione di una visione comune contenuta in un manifesto metodologico siglato nei mesi scorsi. Esce invece da questo patto Carmine Vecchione, che si è progressivamente avvicinato alla corrente più vicina all’attuale governance dell’ateneo, che fino a pochi giorni fa aveva riposto le sue speranze su Alessandra Petrone.
Quest’ultima, vista la nuova composizione degli schieramenti, sarebbe pronta a formalizzare la rinuncia alla candidatura, considerando venute meno le condizioni politiche per proseguire.
A sorpresa, anche Pietro Campiglia ha annunciato il ritiro dalla corsa, nonostante solo 24 ore prima avesse manifestato l’intenzione di continuare. «In un momento così cruciale per la nostra università, sento il dovere di sostenere il candidato che ha raccolto il consenso più ampio», ha dichiarato, esprimendo pieno sostegno a D’Antonio. Simile la posizione di Adinolfi: «Continuerò il mio impegno per l’ateneo al fianco di Virgilio e Pietro».
Quella che si profila è una sfida a due, in cui D’Antonio parte in netto vantaggio grazie all’alleanza siglata con Adinolfi e Campiglia, che gli consente di raccogliere una significativa dote di voti. Il patto tra i tre si basa sulla condivisione di un programma costruito su trasparenza amministrativa, inclusione e partecipazione attiva della comunità universitaria, con l’obiettivo dichiarato di aprire una nuova fase nella storia dell’ateneo salernitano.
Il documento programmatico rilanciato dalla nuova coalizione propone una linea di discontinuità con la gestione precedente, auspicando un modello organizzativo orientato al dialogo, alla responsabilità condivisa e alla valorizzazione delle competenze interne. I firmatari puntano a una governance giovane, partecipata e lontana da logiche personalistiche, con un focus dichiarato sul rinnovamento generazionale e sul rilancio delle relazioni tra i dipartimenti.