L’Università di Salerno tra gli atenei più ‘green‘: l’Unisa sale alla posizione 500 nel QS Sustainability 2026 distinguendosi per crescita del punteggio e impegno in salute, uguaglianza e ricerca ambientale. Lo riporta InfoCilento.
Unisa cresce nella classifica mondiale delle università “green”
Gli atenei italiani investono sempre di più in formazione ambientale, responsabilità sociale e strategie mirate alla sostenibilità. A confermarlo è la nuova edizione del “QS World University Rankings: Sustainability 2026”, l’analisi condotta annualmente dall’istituto britannico Quacquarelli Symonds (QS), che ha valutato 2000 università provenienti da 106 Paesi, tra cui 57 italiane.
Il report
La ricerca prende in esame tre grandi aree – Environmental Impact, Social Impact e Governance – suddivise a loro volta in indicatori specifici che misurano sia le politiche adottate dagli atenei per migliorare la sostenibilità futura, sia il contributo di formazione e ricerca sui temi legati agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030.
Unisa tra le eccellenze italiane
L’Università di Salerno conquista il 20° posto in Italia, distinguendosi per uno dei maggiori incrementi nel punteggio complessivo rispetto all’anno precedente. Il balzo in avanti accomuna l’ateneo salernitano a realtà come il Politecnico di Milano, l’Università Bocconi, l’Università di Trento, l’Università dell’Aquila e l’Università di Catania. Nell’edizione 2026, l’Unisa sale alla posizione 500 a livello globale, migliorando nettamente rispetto al 547° posto dell’edizione precedente, quando le istituzioni valutate erano 1744. Le performance più solide emergono negli indicatori:
-
Health & Wellbeing, dedicato all’impegno verso la salute e il benessere della comunità accademica e della società;
-
Equality, che misura le politiche dell’ateneo in tema di pari opportunità;
-
Environmental Research, relativo all’impatto della ricerca sulle tematiche ambientali.








