Raffaele Pesce critica duramente l’Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento: Consiglio mai convocato, funzioni non delegate e gestione priva di senso. Il consigliere di Agropoli chiede un ente realmente operativo. Lo riporta InfoCilento.
Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento, Pesce attacca: “Gestione senza senso”
Il consigliere comunale di Agropoli, Raffaele Pesce, lancia un durissimo monito sull’operato dell’Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento, denunciando assenza di visione politica e immobilismo nell’ente. Pesce mette in dubbio l’effettiva utilità dell’organismo, criticandone l’operatività e l’assenza di concretezza nella gestione del territorio.
Paralisi istituzionale e mancanza di confronto
Al centro delle osservazioni del consigliere c’è l’inattività dell’organo politico. “Ad oggi, 1 dicembre, il Consiglio unionale non è stato convocato nemmeno una volta nell’anno in corso”, denuncia Pesce, sottolineando come l’assenza di assemblee impedisca ai Comuni aderenti di discutere temi strategici per il territorio. La mancanza di programmazione condivisa e di un dibattito aperto mette in discussione la funzione stessa dell’ente.
Un ente privo di funzioni e servizi
Pesce punta il dito anche sull’aspetto tecnico: l’Unione, secondo lui, non svolge le funzioni principali previste. I Comuni non hanno conferito deleghe né trasferito servizi, come risulta dal bilancio unionale. La presenza della sola Centrale Unica di Committenza non basta a giustificare il mantenimento della struttura. “L’Unione DEVE offrire servizi al territorio, altrimenti non ha alcun senso”, ribadisce il consigliere, sottolineando l’esigenza di un ente realmente operativo e non limitato alla burocrazia.
Critiche su equilibri politici e gestione finanziaria
Pesce evidenzia come la struttura sia stata finora impiegata soprattutto per logiche legate al personale e alla contabilità, con “specifiche assunzioni trasferite agli enti partecipanti” e operazioni di bilancio del Comune di Agropoli. L’ingresso di comuni più grandi come Agropoli e Capaccio Paestum, secondo il consigliere, ha alterato l’equilibrio originario, compromettendo la coerenza dell’Unione. La conclusione di Pesce è netta: “Questa Unione […] non ha più alcun senso, lo ribadisco ancora una volta”.
