Il sindacato UIL Campania interviene dopo la morte del dottore Gaetano Pane a Cava de’ Tirreni: “Turni massacranti, aggressioni, personale ridotto. La sanità pubblica è al limite”. Lo riporta SalernoNotizie.
UIL Campania, morte del dottore Pane: “Basta eroi lasciati soli”
La morte improvvisa del dottor Gaetano Pane, stroncato da un malore subito dopo un turno di lavoro estenuante al pronto soccorso di Cava de’ Tirreni, scuote la sanità campana e rilancia l’allarme sulla condizione in cui operano quotidianamente medici e infermieri. A intervenire è la UIL Campania, con una nota firmata dai coordinatori regionali Patrizia Spinelli e Ciro Marin, che esprimono «profondo cordoglio alla famiglia, ai colleghi e a tutta la comunità sanitaria».
«Ci troviamo di fronte a un sistema al collasso, che grava sulle spalle di professionisti definiti “eroi” solo nei momenti di emergenza», denunciano i sindacalisti. «Questi operatori sanitari lavorano sotto pressione costante, spesso in turni massacranti e con il rischio quotidiano di aggressioni fisiche e verbali».
Secondo la UIL, non è più il tempo delle parole, ma delle azioni. Il sindacato chiede interventi immediati: «Occorrono organici all’altezza, condizioni di lavoro dignitose e tutele efficaci per chi ogni giorno si prende cura della salute pubblica». Spinelli e Marin lanciano infine un appello alle istituzioni: «Serve un patto di responsabilità. Non possiamo più permetterci di lasciare soli i nostri medici. Senza misure concrete, continueremo a contare vittime tra chi si dedica a salvare vite».