Si è svolto questa mattina, nella Certosa di San Lorenzo a Padula, un incontro promosso dall’Amministrazione Comunale per affrontare il delicato tema della carenza idrica che interessa il Battistero Paleocristiano di San Giovanni in Fonte, uno dei simboli identitari e culturali del Vallo di Diano.
I partecipanti all’incontro
Al tavolo tecnico hanno preso parte rappresentanti delle istituzioni locali, del mondo agricolo e religioso. Tra i presenti, il consigliere comunale delegato all’Ambiente Giuseppe Tierno, il presidente del Consorzio di Bonifica Beniamino Curcio, la titolare della società agricola “La Fonte” Monica Rosciano, insieme ad amministratori, parroci e membri di associazioni civiche.
Il problema della carenza idrica
Durante il dibattito è stato sottolineato il progressivo abbassamento del livello delle acque, attribuito a fenomeni ambientali ma anche all’attività di emungimento sotterraneo. La sorgente, infatti, non alimenta solo il Battistero, ma anche i terreni agricoli circostanti. L’assenza di un sistema di monitoraggio costante complica l’analisi del problema, rendendo urgente il ripristino dei sensori per avere dati affidabili.
Le posizioni a confronto
Il presidente del Comitato Civico di Padula, Giuseppe Perito, ha ricordato le criticità già emerse nel 2017 durante una grave crisi idrica. Dal canto suo, il presidente del Consorzio di Bonifica Curcio ha respinto le accuse, sostenendo che i controlli hanno sempre dimostrato variazioni minime del livello idrico del Battistero, indicando piuttosto nei cambiamenti climatici e nei periodi di siccità le cause principali. Curcio ha inoltre confermato la disponibilità a riattivare i sensori, in collaborazione con la Soprintendenza.
Le prospettive future
L’incontro si è concluso con l’impegno a costruire un percorso condiviso per la tutela del Battistero e della risorsa idrica. La Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Salerno e Avellino ha già manifestato la volontà di partecipare, affinché il patrimonio storico e la salvaguardia ambientale possano essere garantiti insieme, nel segno della responsabilità verso la storia e la comunità del Vallo di Diano.