Cronaca Salerno, Salerno

Turista colpita da ictus in Costiera Amalfitana: salvata grazie a un intervento multidisciplinare al Ruggi

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L'ospedale Ruggi
L'ospedale Ruggi

È stato completato con successo il percorso diagnostico-terapeutico della turista statunitense colpita da un ictus ischemico acuto durante la sua vacanza in Costiera Amalfitana. La vicenda, avvenuta l’11 luglio scorso, rappresenta un esempio di buona sanità e di efficiente collaborazione tra diverse unità operative dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno come riportato da SalernoToday.

Turista colpita da ictus in Costiera Amalfitana

La paziente, una giovane donna, è stata trasportata d’urgenza presso il presidio ospedaliero salernitano, dove l’équipe della UOC di Neuroradiologia, diretta dal dottor Daniele Romano, ha tempestivamente eseguito una procedura di ricanalizzazione percutanea. L’intervento è stato effettuato in stretta sinergia con il personale della UOC di Neurologia, guidata dal professor Paolo Barone, all’interno della Stroke Unit coordinata dalla dottoressa Maria De Gregorio. L’intervento ha permesso di ripristinare il flusso sanguigno nelle arterie cerebrali compromesse dall’embolia.

Parallelamente, è stato avviato un approfondito iter diagnostico per individuare le cause dell’evento ischemico. In particolare, è stata accertata la presenza di un forame ovale pervio, una comunicazione anomala tra gli atri del cuore che può determinare, nei soggetti giovani e in assenza di altre patologie evidenti (ictus criptogenico), il passaggio anomalo di emboli nel circolo arterioso cerebrale. La diagnosi è stata confermata tramite ecocardiogramma eseguito nel laboratorio di ecocardiografia della UOC di Cardiologia, diretta dal dottor Michele Roberto Di Muro, sotto la supervisione della dottoressa Costantina Prota.

Considerata la necessità per la paziente di affrontare un lungo viaggio di rientro negli Stati Uniti, è stato pianificato e realizzato in tempi rapidi un intervento di chiusura del forame ovale. La procedura è stata effettuata per via percutanea dalla UOSD di Emodinamica, diretta dalla dottoressa Tiziana Attisano, con il supporto delle dottoresse Adele Pierri e Francesca Maria Di Muro. Il trattamento ha consentito il ritorno in patria della paziente in condizioni di piena sicurezza e con prognosi favorevole.

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