Cronaca Salerno, Salerno

Truffa da oltre mezzo milione di euro per la vendita di auto di lusso: due indagati a rischio arresto

Foto di repertorio

Un raggiro da 530mila euro orchestrato per simulare la vendita di auto di lusso ha portato due persone residenti a San Valentino Torio a rischiare l’applicazione di una misura cautelare come riportato dal quotidiano Il Mattino.

La richiesta arriva dalla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore, che ha chiesto al giudice per le indagini preliminari di valutare la possibilità di un provvedimento restrittivo nei confronti degli indagati. Entrambi sono accusati di truffa aggravata, trasferimento fraudolento di valori e autoriciclaggio.

Truffa da oltre mezzo milione di euro per la vendita di auto di lusso

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i due avrebbero prima costituito una società formalmente registrata alla Camera di Commercio di Salerno, priva tuttavia di reale attività. Successivamente, per rendere più credibile l’operazione commerciale, avrebbero indicato una sede operativa a Milano, allo scopo di rafforzare la percezione di affidabilità e solidità dell’impresa fittizia. L’obiettivo era quello di attirare potenziali clienti esteri con la prospettiva di acquistare a condizioni favorevoli vetture di alta gamma.

La vittima del raggiro è un imprenditore francese, titolare di una società con sede in Spagna. Contattato dai due indagati, fu invitato a visionare due auto di lusso, per le quali gli vennero fornite informazioni dettagliate e la relativa documentazione, risultata autentica. Gli indagati, infatti, si erano precedentemente presentati a proprietari reali dei veicoli – grosse aziende con disponibilità di automobili d’élite – riuscendo a ottenere la loro fiducia tramite la stipula di contratti preliminari di compravendita, versando piccole caparre confirmatorie.

Grazie a questa strategia, erano riusciti a entrare in possesso di copie dei documenti delle vetture, che poi mostrarono all’imprenditore spagnolo, accompagnandolo persino presso i luoghi in cui i mezzi erano custoditi, per dare ulteriore credibilità all’operazione. La vittima, convinta della bontà dell’affare, avrebbe quindi versato la somma pattuita di 530mila euro.

Secondo la Procura, il denaro fu poi trasferito in più tranche verso conti correnti intestati a società con sede in vari Paesi dell’Unione Europea, con l’obiettivo di ostacolarne la tracciabilità e “ripulire” l’origine illecita della somma. Su istanza dell’autorità giudiziaria, il denaro è stato oggetto di sequestro preventivo nei giorni scorsi.

Nella mattinata di oggi, i due indagati compariranno davanti al giudice per l’interrogatorio di garanzia. Al termine dell’udienza, il Gip deciderà se accogliere o meno la richiesta di applicazione di misure cautelari personali avanzata dalla Procura di Nocera Inferiore. L’inchiesta, ancora in fase preliminare, si concentra anche sull’eventuale esistenza di altri episodi simili e sull’identificazione di eventuali complici o prestanome coinvolti nelle operazioni finanziarie.

San Valentino Toriotruffa

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