Cronaca Salerno, Salerno

Truffa da 530mila euro con auto di lusso: due indagati a San Valentino Torio

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Un’operazione condotta dalla Procura di Nocera Inferiore ha portato all’emissione di una misura cautelare per due uomini di 73 e 69 anni, residenti a San Valentino Torio, accusati di truffa, autoriciclaggio e trasferimento fraudolento di valori. Il Gip ha disposto per entrambi l’obbligo di dimora nel comune di residenza, respingendo la richiesta di custodia in carcere avanzata dall’accusa come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.

Truffa da 530mila euro con auto di lusso: due indagati

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i due avrebbero costituito una società priva di reale operatività, iscritta regolarmente alla Camera di Commercio di Salerno. L’attività, intestata fittiziamente al 69enne (privo di precedenti penali, a differenza del socio), era in realtà funzionale a un piano per simulare compravendite di auto di lusso e d’epoca, allo scopo di ingannare concessionari stranieri e ripulire le somme illecitamente ottenute.

Per conferire credibilità all’impresa, era stata individuata una sede operativa a Milano, all’interno di una struttura commerciale di rilievo, completa di personale e segreteria. L’obiettivo era offrire garanzie di affidabilità a potenziali clienti, attratti da proposte di veicoli di alta gamma a prezzi particolarmente vantaggiosi.

Tra le vittime individuate dagli investigatori c’è un imprenditore francese, titolare di un’attività in Spagna. Dopo una serie di contatti preliminari, fu invitato in Italia per visionare alcune delle auto proposte.

I due indagati, per rendere più credibile l’operazione, si erano nel frattempo presentati a grandi aziende realmente in possesso di vetture di lusso, stipulando contratti preliminari con modeste caparre confirmatorie. In questo modo avevano ottenuto copie della documentazione dei veicoli e l’accesso ai luoghi di custodia, riuscendo così a mostrare le auto alla vittima come se fossero loro intermediari.

Convinto della serietà dell’affare, l’imprenditore accettò l’accordo che prevedeva l’acquisto di sei automobili, tra cui Ferrari e Porsche, per un valore complessivo di circa 530mila euro.

I movimenti di denaro

Una volta incassato il denaro, gli indagati avrebbero trasferito le somme su conti correnti intestati a società con sede in diversi Paesi europei, registrando le operazioni come transazioni commerciali non compatibili con l’oggetto sociale della ditta.

San Valentino Toriotruffa

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