Economia Salerno, Salerno

Tredicesima e consumi: a Salerno Natale prudente e centralità dei negozi di prossimità

tredicesima salerno natale 15 dicembre
Foto dell'albero di Natale a Salerno
Foto dell'albero di Natale a Salerno

A Salerno la tredicesima sostiene i consumi di Natale, ma con cautela. Confesercenti: “Spesa equilibrata, attenzione al territorio e ai negozi di prossimità”. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Tredicesima tra prudenza e territorio: a Salerno Natale senza eccessi

A Salerno il clima natalizio si misura più sull’equilibrio che sugli slanci. La mensilità aggiuntiva arriva e sostiene i consumi, ma viene gestita con attenzione: prima di tutto si pensa a mantenere in ordine i bilanci familiari. Nel capoluogo e in provincia, dunque, il Natale non diventa una corsa alla spesa sfrenata, bensì una serie di scelte ponderate. I negozi di prossimità restano centrali, soprattutto per chi cerca doni dal valore riconoscibile e fortemente legati al territorio. È quanto emerge dall’analisi locale di Confesercenti Salerno, elaborata dopo la diffusione del tradizionale sondaggio Confesercenti-Ipsos sull’utilizzo della tredicesima.

La spesa

«La spesa media per i regali natalizi nel 2025 oscillerà tra i 180 e i 220 euro a persona», spiega Raffaele Esposito, presidente provinciale di Confesercenti Salerno, sulla base delle previsioni nazionali Ipsos per Confesercenti e dei dati dello scorso anno. Una tredicesima leggermente più alta rispetto al 2024 incentiva una maggiore disponibilità alla spesa, ma «resta diffuso un atteggiamento di cautela tra le famiglie, chiamate a sostenere anche spese obbligate e impegni familiari».

Guardando alla provincia di Salerno, Esposito stima che «il volume complessivo degli acquisti per i regali si collochi tra i 110 e i 150 milioni di euro». Non tutti, infatti, partecipano in modo attivo allo shopping natalizio, ma «la cifra rimane comunque rilevante e conferma il peso strategico delle festività per l’economia locale».

Come nel resto del Paese, anche i salernitani concentrano gran parte degli acquisti nell’ultima settimana prima di Natale. Tra i prodotti più richiesti figurano abbigliamento e accessori, cosmetici e profumi, giocattoli, libri e articoli culturali, specialità enogastronomiche locali e piccoli dispositivi elettronici, spesso scelti approfittando di promozioni e sconti nei grandi punti vendita. «Circa il 60% degli acquisti continua a essere effettuato nei negozi fisici, a conferma del ruolo centrale del commercio di prossimità», sottolinea Esposito, ricordando che «Confesercenti Salerno continua a sostenere il tessuto commerciale locale, presidio economico e sociale essenziale».

La tredicesima

Come verrà utilizzata la mensilità aggiuntiva? «Anche nel Salernitano – sulla base delle proiezioni nazionali Ipsos-Confesercenti – prevale una gestione prudente della tredicesima», osserva Esposito. In particolare, «circa il 50% dei cittadini la destinerà ai regali di Natale; il 30% alle spese obbligate; il 20% al risparmio, dato in aumento; mentre solo una quota molto ridotta, composta dai cosiddetti alto-spendenti, la userà per vacanze, anche all’estero».

«Sarà quindi un Natale sobrio ma consapevole», ribadisce il presidente provinciale di Confesercenti Salerno, rilevando che «cresce la percentuale di chi rinuncia ai regali (17%), per motivi economici o per scelta personale, e aumenta l’attenzione al rapporto qualità-prezzo e alla sostenibilità». «Le attività storiche del commercio e i mercatini locali – aggiunge – restano un riferimento per chi cerca prodotti autentici, artigianali e a chilometro zero. A sostenere i consumi contribuiscono anche le iniziative su suolo pubblico, con eventi e intrattenimento dedicati a giovani e famiglie».

«Queste valutazioni – conclude Esposito – si fondano su dati concreti dell’economia locale, che continua a incontrare difficoltà nella ripresa, nonostante narrazioni spesso eccessivamente ottimistiche». A livello nazionale, il sondaggio Ipsos-Confesercenti conferma che la tredicesima resta il fulcro dei consumi di dicembre: l’immissione di liquidità aggiuntiva, favorita dalla crescita dell’occupazione, raggiungerà quest’anno i 52,5 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 51,3 miliardi dell’anno precedente, offrendo un sostegno importante alle spese natalizie in una fase di diffusa cautela negli acquisti.

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