Il presidente della Commissione Sport del Comune di Salerno Rino Avella contesta il provvedimento di trasferte vietate imposto ai tifosi della Salernitana. Chiesto l’intervento del sindaco Napoli.
Trasferte vietate ai tifosi della Salernitana, l’attacco di Avella
La decisione del Ministero dell’Interno di vietare per quattro mesi le trasferte ai tifosi della Salernitana, oltre a imporre due gare interne a porte chiuse, ha acceso lo scontro politico. Rino Avella, presidente della Commissione Sport del Comune di Salerno, ha annunciato un’iniziativa istituzionale per contrastare quella che definisce una “punizione sproporzionata”.
Durante la seduta di martedì 22 luglio, Avella porterà in Commissione una proposta per chiedere al sindaco Vincenzo Napoli di incontrare ufficialmente il Prefetto e trasmettere al Ministero una ferma opposizione al provvedimento. “Si tratta di una decisione ingiusta e priva di equilibrio”, ha dichiarato Avella, contestando la motivazione addotta dal Viminale, che ha giustificato il divieto con ragioni preventive di ordine pubblico.
Il blocco, valido dal 1° agosto al 1° dicembre 2025, arriva dopo gli scontri avvenuti all’Arechi in occasione del match di ritorno dei playout contro la Sampdoria. In quell’occasione, lanci di oggetti dalla curva causarono l’interruzione definitiva della partita. Avella, però, contesta la portata della sanzione: “È una punizione collettiva che colpisce un’intera tifoseria e una città che merita rispetto”.
L’esponente socialista chiede un’azione ufficiale da parte dell’Amministrazione per fare giungere al Ministero “la voce di dissenso della comunità locale”, sottolineando che il divieto non può essere impugnato dalla società sportiva. Per questo, sostiene, “la mobilitazione istituzionale è necessaria”.