Domenica 7 dicembre a Tramonti torna l’edizione “Il mosto diventa vino”: storia, cultura e degustazioni di prodotti locali nella suggestiva Cappella Rupestre di Gete.
“Il mosto diventa vino”: a Tramonti storia, cultura e sapori in un unico evento
Domenica 7 dicembre, Tramonti ospiterà la diciottesima edizione di “Il mosto diventa vino”, manifestazione che unisce storia, spiritualità, tradizioni e sapori locali. L’evento, organizzato dall’Associazione Gete e patrocinato dal Comune di Tramonti, si terrà nella Cappella Rupestre di Gete, luogo simbolo della memoria culturale e religiosa del borgo, a partire dalle ore 11.
Un viaggio nelle radici del territorio
La rassegna quest’anno approfondisce il tema “Storie socio-religiose di Tramonti: il caso Gete”, dedicato alla storia culturale e religiosa delle tredici frazioni del paese. La Cappella Rupestre, risalente all’VIII secolo, fa da cornice a un appuntamento che valorizza le radici storiche e spirituali di Tramonti. L’iniziativa include la presentazione del volume 14 dell’“Antologia di Tramonti”, intitolato “Microstorie dalla Costa d’Amalfi: Gete di Tramonti. Genesi e sviluppo di un borgo rurale”, che approfondisce la storia locale e arricchisce la raccolta di studi sul territorio.
Relatori e contributi
A coordinare l’evento sarà il giornalista Mario Amodio. Tra i partecipanti:
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Sindaco Domenico Amatruda, presidente della Comunità del Parco Monti Lattari
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Dott. Antonio Giordano, presidente Associazione Gete
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Prof. Domenico Taiani, autore del volume
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Dott. Donato Sarno, Centro di Cultura e Storia Amalfitana
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Dott.ssa Roberta Tramonti, Università di Salerno
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Avv. Nicola Pesacane, docente di Diritto nobiliare, araldica e genealogia
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Prof. Alfonso Tortora, ordinario di Storia Moderna, Università di Salerno
Sapori e tradizioni
La giornata si chiuderà con una degustazione di prodotti locali nella sede dell’Associazione Gete, celebrando la ricchezza enogastronomica e le tradizioni del territorio. “Il mosto diventa vino” conferma Tramonti come custode di un’identità culturale e storica viva, capace di rinnovarsi e valorizzare il patrimonio locale attraverso cultura e tradizione.
