Cronaca Salerno, Salerno

Traffico di droga dalla Costiera all’Agro: 23 a processo. Regia del clan Fezza-De Vivo, sequestri e 40 capi d’imputazione

traffico droga venezia padova arresti 12 febbraio
Foto di repertorio

Un presunto traffico di droga che da Cava de’ Tirreni si estendeva verso altri comuni della provincia di Salerno, con una presunta regia criminale riconducibile al clan Fezza-De Vivo di Pagani come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.

Ventitré persone sono state rinviate a giudizio con rito immediato: la Direzione Distrettuale Antimafia, tramite il sostituto procuratore Elena Guarino, ha ottenuto il processo diretto per tutti gli indagati coinvolti nell’operazione scattata tra aprile e maggio scorsi, culminata con misure cautelari tra carcere e domiciliari.

Traffico di droga dalla Costiera all’Agro: 23 a processo

Secondo l’accusa, al centro della rete ci sarebbe stata un’associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, che avrebbe operato in maniera strutturata e capillare sul territorio. Sono 13 gli imputati per i quali viene contestata formalmente l’appartenenza al sodalizio. A guidare l’organizzazione, secondo gli inquirenti, sarebbero stati Daniele Confessore, considerato elemento di spicco del clan paganese, e Leonardo Iapicco, 37enne di Nocera Inferiore. I due avrebbero gestito, attraverso una rete articolata di pusher, la distribuzione di cocaina, hashish, marijuana e amnesia, anche tentando contatti con gruppi criminali napoletani per rifornimenti.

L’indagine è nata proprio dalle ricerche finalizzate alla cattura di Confessore, sfuggito all’ordinanza cautelare contro il clan a inizio 2022 e successivamente arrestato a Cava de’ Tirreni nell’aprile dello stesso anno. Secondo gli inquirenti, almeno tre degli attuali imputati lo avrebbero aiutato durante la latitanza. Le intercettazioni ambientali e l’analisi dei dispositivi sequestrati hanno consentito di ricostruire i legami e l’operatività della presunta organizzazione.

Durante l’inchiesta, condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza, sono stati eseguiti diversi sequestri: 13 chili di droga, seguiti da un secondo intervento che ha portato al rinvenimento di 8 chili di hashish e 600 grammi di cocaina in un garage a Nocera Superiore. Anche dopo l’arresto di Confessore, il gruppo si sarebbe riorganizzato, modificando i luoghi di stoccaggio e i canali di approvvigionamento.

Le indagini hanno documentato anche comunicazioni provenienti dal carcere di Fuorni, dove alcuni detenuti avrebbero mantenuto i contatti con l’esterno per la gestione degli affari illeciti. Parte dei proventi, secondo l’accusa, sarebbe stata reimpiegata in attività commerciali, tra cui un punto vendita di “Sali e Tabacchi” a Nocera Superiore.

Sono oltre 40 i capi d’imputazione complessivi, che includono anche estorsione, riciclaggio, detenzione di armi e autoriciclaggio. Per altri nove indagati la posizione è stata stralciata e seguirà un iter giudiziario separato. Il procedimento si aprirà nei prossimi mesi davanti al tribunale competente, con la possibilità per gli imputati di optare per riti alternativi.

agro nocerino sarnesecostiera amalfitanadroga

Ultime notizie