La tifoseria della Salernitana annuncia la propria protesta: sarà presente a Genova ma non entrerà allo stadio. La frattura interna agli ultras granata si consuma tra delusione per la gestione dei playout e amore per la squadra. Lo riporta SalernoNotizie.
Sampdoria–Salernitana, tifoseria granata protesta fuori dal Ferraris
Si spacca il tifo granata nel momento più delicato della stagione. In vista della sfida decisiva tra Sampdoria e Salernitana, il Direttivo Salerno ha confermato la propria linea di protesta: sarà fisicamente presente a Genova, ma non entrerà allo stadio “Luigi Ferraris”. Una scelta dura, che vuole essere un atto simbolico contro quella che viene definita “l’ennesima ingiustizia targata FIGC”.
La polemica nasce dalla gestione dei playout, che il Direttivo non esita a bollare come una “vergogna”. La mancata compattezza del fronte ultras salernitano, però, è il vero nodo emotivo:
“Sarebbe bastato poco per rimanere uniti”, scrivono nel comunicato. “Ma così non è stato”.
Frattura tra gruppi: c’è chi entrerà al Ferraris
In contrasto con questa posizione, il Direttivo Ultras, insieme ai gruppi UMS, Paestum Ultras e Costiera al Seguito, ha deciso invece di supportare la squadra anche sugli spalti, seguendola dentro il Ferraris. Una scelta che, se da un lato riflette la volontà di sostenere i calciatori nel momento della verità, dall’altro segna una netta spaccatura nel cuore del tifo organizzato.
“Il nostro silenzio è un urlo d’amore”
Il documento del Direttivo Salerno, intriso di passione e amarezza, chiarisce che la protesta non è una forma di disaffezione ma, anzi, un gesto estremo di fedeltà alla maglia e alla città:
“Stavolta, il nostro posto non è sugli spalti. Tifare significherebbe legittimare chi ha distrutto il campionato. Noi non ci pieghiamo”.
La partita, intanto, si avvicina. Ma fuori dal campo, la ferita tra cuore e coscienza resta aperta. Salerno si divide, ma non smette di amare.