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Tentato furto finisce in tragedia a Centola: imprenditore indagato per omicidio e occultamento di cadavere

Centola ladro ucciso furto

I carabinieri

È indagato per omicidio e occultamento di cadavere l’imprenditore 60enne di Foria di Centola, protagonista di un drammatico episodio avvenuto nella notte tra domenica e lunedì scorsi, quando un presunto tentativo di furto nella sua abitazione si sarebbe concluso con la morte di un giovane come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattin.

L’uomo, che attualmente non è sottoposto ad alcuna misura cautelare, è stato trasferito in una località protetta insieme alla moglie e ai due figli, per ragioni di sicurezza. Non si esclude che, nelle prossime ore, possa essere disposto il suo spostamento fuori regione, su decisione delle autorità competenti.

Tentato furto finisce in tragedia a Centola, imprenditore in comunità protetta

Nella giornata di giovedì, l’imprenditore è stato ascoltato per oltre undici ore dal procuratore della Repubblica di Vallo della Lucania, Francesco Rotondo. Accompagnato dal proprio legale, l’avvocato Antonello Natale, l’indagato ha scelto di collaborare con gli inquirenti, fornendo una ricostruzione dettagliata dei fatti. «Il mio assistito è profondamente provato, si è presentato spontaneamente in Procura per chiarire ogni aspetto, nel rispetto anche della vittima», ha dichiarato l’avvocato.

Secondo quanto riferito agli investigatori, durante l’irruzione di alcuni individui nella sua villa, l’uomo avrebbe reagito colpendo mortalmente un 26enne di origine albanese. Successivamente, il corpo sarebbe stato trasportato e occultato in un terreno di sua proprietà, a San Severino di Centola, all’interno di una tinozza da vino, poi interrata tra la vegetazione. È stato lo stesso imprenditore a indicare il luogo esatto del seppellimento ai carabinieri, consentendo così il ritrovamento del cadavere.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Vallo e dai carabinieri del comando di Sapri, proseguono serrate. Giovedì sera sono stati eseguiti i rilievi scientifici sulla tinozza e sulla salma, in attesa dell’autopsia affidata al medico legale Francesco Lombardo, che si svolgerà presso l’obitorio dell’ospedale San Luca di Vallo della Lucania. Gli esiti degli esami potrebbero determinare l’adozione di eventuali provvedimenti cautelari nei confronti dell’imprenditore e di altri soggetti coinvolti.

Intanto, l’episodio ha sollevato forte preoccupazione nella comunità cilentana. Il sindaco di Futani, Dario Trivelli, ha convocato per il 3 luglio un’assemblea pubblica con i primi cittadini del territorio, le autorità ministeriali, la Prefettura e le forze dell’ordine, con l’obiettivo di discutere strategie condivise per il contrasto alla criminalità e la tutela della sicurezza urbana. «Serve un tavolo tecnico permanente tra istituzioni e forze dell’ordine», ha dichiarato Trivelli.

Solidarietà all’imprenditore è stata espressa dal sindaco di Cuccaro Vetere, Simone Valiante: «La magistratura farà il suo corso, ma se una banda di delinquenti entra in casa tua di notte minacciando la tua famiglia, difendersi non è solo legittimo: è sacrosanto». Le indagini proseguono anche per individuare il terzo componente della presunta banda.

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