Il 18 ottobre a Teggiano prende il via la giornata di studio “Documentare e custodire il dialetto”, promossa dalle Giornate Dianesi di lingua e cultura locale con il sostegno della Banca Monte Pruno. Tra i relatori, interverranno la professoressa Carolina Stromboli dell’Università di Salerno, il professore Giovanni Abete dell’Università Federico II di Napoli e la professoressa Valentina Retaro dell’Università di Udine.
Teggiano, la Banca Monte Pruno sostiene le Giornate Dianesi di lingua e cultura locale
La lingua e il dialetto come custodi della storia e della cultura locale tornano al centro della scena a Teggiano con l’appuntamento delle Giornate Dianesi di lingua e cultura locale. Il primo evento, intitolato “Documentare e custodire il dialetto. Tecniche, metodi e strumenti”, si terrà sabato 18 ottobre alle ore 17:00 nella Sala “Senatore Antonio M. Innamorato” del Complesso Monumentale della Santissima Pietà. L’iniziativa, promossa da Mōre Dianense e dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Salerno, si avvale del sostegno della Banca Monte Pruno e del patrocinio del Comune di Teggiano, del Polo Liceale “Pomponio Leto” e dell’Istituto Comprensivo locale.
Il programma inizierà con i saluti istituzionali del sindaco Michele Di Candia, del Direttore Generale della Banca Monte Pruno, Cono Federico, e della Dirigente Scolastica Mariella D’Alessio. L’introduzione ai lavori sarà affidata a Vincenzo Andriuolo, presidente di Mōre Dianense, mentre la moderazione sarà curata da Rocco Colombo, direttore editoriale di Ondanews.
Tra i relatori, interverranno la professoressa Carolina Stromboli dell’Università di Salerno, il professore Giovanni Abete dell’Università Federico II di Napoli e la professoressa Valentina Retaro dell’Università di Udine. Durante la giornata, la professoressa Lucia Buccheri presenterà il volume “Campania dialettale. Studi sul repertorio linguistico di oggi”.
Il Direttore Generale della Banca Monte Pruno, Cono Federico, ha sottolineato: «Sostenere eventi come questo significa dare valore alla memoria del territorio e alle sue espressioni più autentiche. Investire nelle radici significa guardare con fiducia al futuro». La giornata di studio rappresenta così un’occasione per riflettere sul ruolo del dialetto come ponte tra passato e futuro, tra educazione, ricerca e tradizione, rafforzando il legame tra la comunità e le proprie radici culturali.