Salerno supera i 6 milioni di euro grazie alla tassa di soggiorno: un risultato che conferma la crescita del turismo locale, spinta da marketing, servizi e accoglienza diffusa. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Salerno, tassa di soggiorno: oltre sei milioni di euro dal 2018
Oltre sei milioni di euro incassati in poco più di sei anni. È questo il risultato ottenuto dalla città di Salerno attraverso la tassa di soggiorno, il contributo versato dai turisti per ogni pernottamento in strutture ricettive. A certificarlo sono i numeri della Ragioneria dello Stato, che indicano entrate per 6.291.712,78 euro tra il 2018 e il primo semestre del 2025. Un “tesoretto” silenzioso, ma prezioso, che non solo sostiene il bilancio comunale, ma racconta anche la trasformazione di Salerno in una meta turistica strategica e in costante crescita.
I numeri della ripresa
Il confronto con il periodo pre-Covid rende ancora più evidente il balzo in avanti. Nel 2019, anno precedente alla pandemia, il Comune incassava 812.916,40 euro. Nel solo 2024, la cifra ha raggiunto 1.136.535,14 euro, mentre nel primo semestre del 2025 si è già toccata quota 707.338,68 euro. L’aumento rispetto al 2019 è del +126,82%, segno di un settore che non solo ha recuperato, ma ha fatto un vero e proprio salto di qualità. Dati alla mano, l’andamento è chiaro:
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2018 – 1.014.439,00 euro
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2019 – 812.916,40 euro
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2020 – 433.037,65 euro (anno del lockdown)
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2021 – 84.709,16 euro (minimo storico)
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2022 – 833.224,65 euro
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2023 – 1.269.512,10 euro (record assoluto)
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2024 – 1.136.535,14 euro
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2025 (primo semestre) – 707.338,68 euro
Numeri che confermano la capacità del territorio di attrarre nuovi flussi turistici, sostenuti da una strategia che punta a destagionalizzare l’offerta e a diversificare le motivazioni di viaggio.
Oltre il balneare e le Luci d’Artista
Il successo, secondo gli analisti, è frutto di scelte mirate in tema di marketing territoriale, dell’ampliamento dell’offerta culturale e ricettiva, del potenziamento dei collegamenti, anche grazie alla vicinanza dell’aeroporto, e di nuove formule di ospitalità diffusa. Salerno ha superato il ruolo di semplice città di passaggio o meta stagionale, diventando un punto fermo nella mappa turistica campana.
Una risorsa per il futuro urbano
La tassa di soggiorno, inizialmente pensata per compensare l’impatto del turismo sui servizi urbani, oggi rappresenta una leva di sviluppo locale. Le risorse raccolte possono essere reinvestite in decoro urbano, manutenzione dei beni culturali, accoglienza turistica e promozione della città, innescando un circolo virtuoso tra attrattività, qualità dei servizi e soddisfazione del visitatore.