Il Tar di Salerno sospende l’ordinanza comunale che imponeva la chiusura del club privé di Sarno. Il Comune annuncia il ricorso al Consiglio di Stato, contestando vizi formali e documentali. Lo riporta l’odierna edizione de La Città.
Il Tar sospende la chiusura del club privé di Sarno: stop all’ordinanza comunale
La vicenda del club privé di Sarno continua a tenere banco, con nuovi sviluppi che frenano la chiusura dell’attività. La sezione di Salerno del Tribunale amministrativo regionale (Tar) ha infatti sospeso l’ordinanza con cui il Comune aveva intimato la cessazione immediata del locale, ritenuto abusivo per presunti vizi urbanistici e carenze documentali.
La decisione del Tar arriva dopo l’istanza cautelare presentata dalla legale rappresentante del club, che aveva contestato la legittimità del provvedimento comunale. Nel suo decreto, il Tribunale ha evidenziato la necessità di approfondire la valutazione delle contestazioni sollevate, soprattutto in merito alla conformità edilizia dei locali e alla mancanza di una Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) regolarmente protocollata.
Di fronte a questa sospensione, l’amministrazione comunale di Sarno ha deciso di ricorrere al Consiglio di Stato, massimo organo di giustizia amministrativa, per ottenere una revisione della decisione e riaffermare la chiusura del club.
I fatti alla base della disputa
Il Comune ha adottato diversi provvedimenti che accusano l’attività di operare in locali non conformi alle norme edilizie vigenti e privi delle necessarie autorizzazioni amministrative. La presunta irregolarità della Scia rappresenta uno degli elementi chiave alla base dell’ordinanza di chiusura.
Questa vicenda, che ha acceso un dibattito acceso in città, pone l’accento sul delicato equilibrio tra le esigenze di legalità urbanistica e le attività commerciali che animano il territorio locale.