Stop all’impianto a biometano di Ogliastro Cilento: il TAR di Salerno accoglie il ricorso del Comitato “Le Cinque Terre” contro il Comune. Il provvedimento del Sindaco sull’impianto a biometano è nullo per incompetenza. Lo riporta InfoCilento.
Stop all’impianto a biometano di Ogliastro Cilento: accolto ricorso
Arriva una battuta d’arresto per la realizzazione dell’impianto di biometano a Ogliastro Cilento. Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania, sezione di Salerno, ha annullato il provvedimento del Sindaco con cui, lo scorso 1° marzo, era stata rigettata l’istanza di decadenza dell’autorizzazione edilizia per l’impianto. Il ricorso era stato presentato dal Comitato Cittadino “Le Cinque Terre”, affiancato da alcuni residenti, e il TAR ha riconosciuto l’incompetenza del primo cittadino a intervenire su una materia di esclusiva pertinenza tecnica.
Una questione di competenze
La controversia ruotava intorno alla richiesta – presentata lo scorso 12 febbraio – di dichiarare decaduta l’autorizzazione edilizia rilasciata nel 2021 per la mancata apertura del cantiere nei termini di legge. L’istanza, rigettata dal Sindaco, mirava a far decadere il permesso sulla base dell’articolo 15 del D.P.R. 380/2001, che fissa in un anno il termine per l’avvio dei lavori pena la perdita dell’efficacia del titolo edilizio.
Tuttavia, i giudici hanno stabilito che la competenza non era del Sindaco, ma del Dirigente dell’Ufficio Tecnico comunale, trattandosi di un atto di gestione amministrativa e non di indirizzo politico. La sentenza richiama esplicitamente l’art. 107 del d.lgs. 267/2000 e l’art. 27 del D.P.R. 380/2001, norme che sanciscono la netta separazione tra politica e amministrazione tecnica in materia edilizia.
Respinte le eccezioni della società proponente
Nel processo si era costituita anche la Bf S.r.l., società proponente l’impianto, sollevando diverse eccezioni, tra cui l’inammissibilità del ricorso e la presunta assenza di legittimazione del Comitato. Tutte le obiezioni sono state respinte dal TAR, che ha invece riconosciuto la legittimità dell’azione collettiva, ritenendola coerente e priva di conflitti d’interesse.
A rafforzare la posizione del Comitato anche la presenza, tra i ricorrenti, di due proprietari di abitazioni vicine al sito, elemento che ha confermato l’interesse diretto all’impugnazione. Il giudice ha inoltre sancito che la partecipazione congiunta di più cittadini con identiche posizioni giuridiche non compromette la validità del ricorso collettivo.
Un progetto contestato dal territorio
Il Comitato “Le Cinque Terre”, che unisce cittadini di Ogliastro Cilento, Agropoli, Capaccio Paestum, Cicerale e Giungano, da tempo si oppone alla realizzazione dell’impianto, preoccupato per le ricadute ambientali e la trasformazione del paesaggio agricolo e rurale della zona.
Con questa sentenza, il progetto torna al punto di partenza, mentre la palla passa ora all’Ufficio Tecnico comunale, che sarà chiamato a esprimersi sull’effettiva decadenza del titolo edilizio.