Cronaca Salerno, Salerno

Spari contro il centro migranti ad Agropoli, la cooperativa denuncia: «Clima avvelenato dall’odio»

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I Carabinieri
I Carabinieri

Spari contro il centro migranti di Agropoli: nessun ferito, ma scatta l’allarme. La coop denuncia un clima di ostilità crescente. Indagini in corso sui responsabili del gesto. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Spari al centro migranti di Agropoli: indagini in corso, la coop denuncia clima d’odio

Attimi di forte tensione domenica sera davanti al Centro di Accoglienza Straordinaria di Moio Alto, ad Agropoli, dove alcuni colpi d’arma da fuoco sono stati sparati in direzione di un gruppo di migranti che stava rientrando nella struttura intorno alle 21.20. Nessuno è rimasto ferito, ma l’episodio ha scatenato paura e sconcerto tra gli ospiti.

Secondo la ricostruzione fornita dai responsabili della cooperativa Ermes Accoglienza, che gestisce il centro, un fuoristrada bianco avrebbe seguito alcuni ragazzi lungo la strada che porta all’ingresso del Cas. Il veicolo si sarebbe poi arrestato davanti al cancello; a bordo vi erano più persone, ancora non identificate. Alla vista dei migranti, uno o più individui avrebbero esploso vari colpi di pistola prima di dileguarsi rapidamente.

La direzione ha immediatamente allertato le forze dell’ordine. I carabinieri della Compagnia di Agropoli, guidati dal capitano Giuseppe Colella, sono arrivati sul posto, ascoltando le testimonianze e avviando una ricognizione dell’area per intercettare il mezzo e raccogliere elementi utili. Gli inquirenti dovranno accertare se siano stati utilizzati proiettili veri o un’arma a salve.

La cooperativa ha reagito con fermezza, denunciando un clima sempre più ostile nei confronti dei migranti, alimentato — si legge in una nota — da accuse infondate e commenti diffamatori diffusi sui social network. «Siamo indignati per l’imbarbarimento raggiunto da certi atteggiamenti e da chi, nascosto dietro una tastiera, getta discredito sull’intera comunità agropolese», sottolinea la Ermes Accoglienza.

L’episodio arriva a ridosso della decisione del Tar di Salerno, che pochi giorni fa ha sospeso l’ordinanza comunale di chiusura del centro per presunte irregolarità edilizie. La struttura, operativa dal primo novembre, ospita una cinquantina di migranti, in prevalenza uomini provenienti dal Bangladesh; donne e minori sono invece collocati in sedi dedicate.

Lo sparo contro il Cas ha ulteriormente esasperato una discussione già accesa sulla presenza del centro nel territorio, dopo settimane di polemiche e verifiche interne. La comunità attende ora che le indagini facciano luce su un episodio che potrebbe rappresentare un inquietante salto di qualità nel clima di tensione maturato nelle ultime settimane.

Comune di Agropolispari

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