A Scafati scoperti 400 dosi di cocaina in una cassetta metallica: due condanne e quattro assoluzioni dopo il rito abbreviato. L’inchiesta dei carabinieri ricostruì una rete di spaccio a conduzione familiare. Lo riporta Il Mattino.
Scafati, 400 dosi di cocaina nascoste in un palazzo: due condanne dopo il rito abbreviato
Due condanne e quattro assoluzioni: è questo l’esito del giudizio abbreviato relativo a un’inchiesta sullo spaccio di stupefacenti a Scafati, avviata alcuni anni fa dai carabinieri della tenenza locale. Il Tribunale di Nocera Inferiore ha riconosciuto la responsabilità di un 32enne scafatese, condannandolo a 4 anni e 8 mesi di reclusione, e di una 33enne, alla quale sono stati inflitti 8 mesi con pena sospesa. Per entrambi è stata applicata la circostanza della lieve entità, legata alle sostanze sequestrate all’epoca dei fatti.
Le scoperte dei militari
L’indagine prese forma dopo il ritrovamento di una cassetta metallica fissata a un muro, al cui interno erano custodite oltre 400 dosi di cocaina, per un totale di circa 81 grammi. Attraverso intercettazioni e pedinamenti, gli investigatori ricostruirono quella che appariva come un’attività di vendita al dettaglio gestita all’interno di un contesto familiare.
In un altro edificio della città vennero rinvenuti ulteriori involucri contenenti marijuana, sufficienti a ricavare circa 13 dosi. Le conversazioni intercettate consentirono inoltre alla procura di contestare il possesso di ulteriori quantitativi di cocaina, non sequestrati, e di una pistola mai individuata ma citata in alcuni dialoghi captati dagli inquirenti.
Sequestri e approfondimenti patrimoniali
Durante le attività furono recuperati droga, bilancini di precisione e diversi telefoni cellulari, tra cui alcuni iPhone, utilizzati per ricostruire contatti e modalità della presunta rete di spaccio, oltre alla quotidiana clientela. Alcuni imputati risultavano già coinvolti in precedenti vicende analoghe.
Gli investigatori svolsero anche verifiche di natura patrimoniale per fare luce sui guadagni del gruppo. Al termine del processo abbreviato, quattro imputati sono stati assolti “perché il fatto non sussiste”. Con il deposito delle motivazioni, le difese potranno valutare l’eventuale appello.








