Sequestro da 2,5 milioni di euro della DIA a un imprenditore di Mercato San Severino, sospettato di legami con il clan Desiderio. Colpiti aziende, immobili e fondi finanziari.
Operazione della DIA, sequestro da 2,5 milioni di euro ad imprenditore di Mercato San Severino
La Direzione Investigativa Antimafia ha eseguito un sequestro patrimoniale del valore di circa 2,5 milioni di euro nei confronti di un imprenditore di Mercato San Severino, ritenuto vicino al cosiddetto clan Desiderio, attivo nella Valle dell’Irno. L’operazione è stata condotta tra Mercato San Severino e Roccapiemonte, in provincia di Salerno.
Il provvedimento, disposto dalla Sezione Riesame e Misure di Prevenzione del Tribunale di Salerno su richiesta congiunta della Procura salernitana e della Direzione Investigativa Antimafia, ha riguardato attività economiche, immobili e disponibilità finanziarie riconducibili, direttamente o indirettamente, al soggetto coinvolto.
La misura è arrivata al termine di un’articolata indagine svolta dalla Sezione DIA di Salerno, volta a ricostruire il profilo di pericolosità sociale dell’imprenditore, ritenuto socialmente pericoloso sia in senso generico nel periodo 2009-2021, sia in forma qualificata tra il 2015 e il 2017, ai sensi del D. Lgs. 159/2011. Il Tribunale ha riconosciuto la sussistenza degli elementi indiziari.
Secondo le risultanze investigative, l’uomo sarebbe legato alla consorteria camorristica dei Desiderio ed avrebbe condotto un tenore di vita incompatibile con i redditi dichiarati, anche in relazione a procedimenti penali avviati nei suoi confronti per reati di natura fallimentare. Gli inquirenti ritengono che parte del suo sostentamento derivi da attività illecite.
Il sequestro ha colpito un opificio, due complessi aziendali attivi nel settore degli allestimenti e del noleggio per eventi e fiere, una ditta individuale operante nella ristorazione, oltre a quote di un fondo pensione e buoni postali. L’ammontare complessivo dei beni sottratti è stimato in circa 2,5 milioni di euro.








