A Salerno si accende la polemica per la decisione dell’amministrazione comunale di sospendere, a partire dal 6 giugno, il tempo pieno e il servizio mensa nelle scuole dell’infanzia comunali.
La misura anticipa di quasi un mese la conclusione ufficiale dell’anno scolastico, fissata al 30 giugno, suscitando reazioni critiche da parte delle forze politiche di opposizione.
Salerno, polemica per lo stop anticipato al tempo pieno e alla mensa
A denunciare la decisione è Fratelli d’Italia, che attraverso una nota firmata da Pietro Vuolo, coordinatore cittadino del partito, e Antonio Puorro, delegato comunale per la scuola, ha definito la scelta “miope e penalizzante per i bambini e le famiglie”. Secondo i rappresentanti del partito, la sospensione dei servizi scolastici integrativi rappresenta un passo indietro nelle politiche di sostegno all’infanzia e compromette la tenuta organizzativa di molti nuclei familiari, in particolare quelli in cui entrambi i genitori lavorano.
“Il tempo pieno è un elemento fondamentale per l’equilibrio della vita familiare – ha dichiarato Vuolo –. Inoltre, la mensa scolastica non è soltanto un servizio essenziale, ma anche un’opportunità educativa e sociale, in grado di favorire la crescita e l’integrazione dei più piccoli”. La decisione del Comune, secondo Fratelli d’Italia, rischia di alimentare il disagio sociale, soprattutto tra le fasce più fragili della popolazione.
Nella nota, Vuolo evidenzia anche una presunta mancanza di pianificazione strategica nella gestione dei servizi educativi. “La confusione amministrativa – sottolinea – finisce per colpire in particolare le giovani famiglie e contribuisce a mantenere Salerno nelle ultime posizioni nazionali per qualità dei servizi all’infanzia, come segnalato anche dall’ultimo report del Sole 24 Ore”.
Il provvedimento, che coinvolge tutte le scuole dell’infanzia a gestione comunale, apre dunque un nuovo fronte di confronto tra maggioranza e opposizione in città, con ripercussioni dirette sulla quotidianità di centinaia di famiglie salernitane. Al momento, dall’amministrazione non sono giunte comunicazioni ufficiali in merito a eventuali misure alternative o motivazioni dettagliate che giustifichino la sospensione anticipata del servizio.