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Sessa Cilento, la scuola mobilita i giovani contro la violenza sulle donne: arte, memoria e impegno civile

scuola contro violenza Sessa Cilento

A Sessa Cilento una giornata intensa e ricca di significato ha trasformato la scuola secondaria di primo grado in un vero laboratorio di coscienza civile. L’istituto ha organizzato un evento dedicato alla sensibilizzazione sul tema della violenza contro le donne, coinvolgendo studenti, insegnanti e istituzioni in un percorso fatto di arte, storia e partecipazione attiva.

Uno spettacolo che attraversa cinque secoli di storia

Il cuore dell’iniziativa è stato uno spettacolo teatrale dal forte impatto emotivo, ideato e interpretato da Melissa Di Matteo, accompagnata dai musicisti Tommaso Immediata e Tiziana Galdieri.

La performance ha ripercorso cinque secoli di soprusi, discriminazioni e lotte affrontate dalle donne, alternando momenti di drammaticità a passaggi di luce e speranza. Un viaggio che ha catturato l’attenzione dei ragazzi, stimolando una profonda riflessione sul presente.

Gli studenti protagonisti: cartelloni, poesie e messaggi di rispetto

Grande il contributo degli alunni, che hanno partecipato attivamente con letture, poesie e cartelloni tematici.

I ragazzi hanno mostrato maturità, sensibilità e consapevolezza, dimostrando di aver compreso fino in fondo il significato della giornata: trasformare il ricordo delle vittime in un impegno concreto per il futuro.

Istituzioni presenti: il sindaco Botti commosso

All’iniziativa ha preso parte anche il sindaco Gerardo Botti, che si è detto emozionato dalla risposta della comunità scolastica.

Questi momenti sono fondamentali per educare le nuove generazioni al rispetto e alla parità” ha sottolineato il primo cittadino, rimarcando il ruolo centrale della scuola nella prevenzione della violenza.

La dirigente Ruffolo: “Oggi abbiamo piantato semi di legalità”

La dirigente scolastica Daniela Ruffolo, alla guida dell’Istituto “Da Vinci-Visconti”, ha espresso grande soddisfazione:

Gli studenti hanno dimostrato impegno, maturità e partecipazione. Non ci siamo limitati a ricordare le vittime, ma abbiamo seminato cultura della legalità, del rispetto e dell’uguaglianza.

Un messaggio forte, che pone la scuola come presidio attivo contro ogni forma di violenza.

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