Da Il Mattino emerge un quadro politico nuovamente in movimento a Scafati, dove potrebbe concretizzarsi già la prossima settimana l’azzeramento della giunta comunale.
L’indiscrezione circola con insistenza a pochi giorni dalla conclusione della campagna elettorale per le Regionali, in cui la candidata di Forza Italia Rosaria Aliberti – figlia del sindaco Pasquale Aliberti – non è riuscita a centrare l’elezione nonostante i 2.922 voti ottenuti in città e i 7.317 complessivi. La mancata affermazione avrebbe acceso il dibattito interno alla maggioranza, con l’attenzione puntata sui circa 1.300 voti che avrebbero permesso alla candidata forzista di raggiungere il traguardo.
Scafati, possibile azzeramento della giunta dopo il voto regionale
Secondo quanto filtrato, proprio la distanza tra il risultato ottenuto e quello necessario starebbe alla base dell’ipotesi di una revisione complessiva degli equilibri amministrativi. Tra le posizioni più a rischio figurerebbe quella della vicesindaca Teresa Formisano, anch’ella in quota Forza Italia e attualmente responsabile dei Servizi sociali. L’evoluzione dello scenario politico potrebbe dunque incidere sull’assetto dell’esecutivo, aprendo una fase di riorganizzazione immediatamente successiva al voto.
Nel frattempo la maggioranza sarà chiamata alla prova del consiglio comunale, convocato per questa sera, con diversi punti rilevanti all’ordine del giorno. Tra questi due variazioni di bilancio – una delle quali da approvare in via urgente entro il 30 novembre – insieme alla definizione delle aliquote dell’addizionale Irpef e dell’Imu, oltre a un atto di indirizzo rivolto alla partecipata Acse relativo alle spese di funzionamento e del personale. Passaggi amministrativi considerati rilevanti per la tenuta complessiva degli equilibri finanziari dell’ente.
Se i fedelissimi del sindaco sembrano orientati a compattarsi in vista dei prossimi passaggi politici, resta invece immutata la posizione autonoma del gruppo “Scafati Rinasce”. I consiglieri Gennaro Avagnano e Susy Barone ribadiscono la distanza rispetto all’attuale gestione amministrativa, sottolineando di non riconoscersi in un modello che, a loro giudizio, privilegerebbe la spesa a discapito di servizi, commercio e infrastrutture. Nel loro intervento affermano che l’amministrazione lascerebbe “poche ore di feste e tanti debiti”, preannunciando una linea di netta opposizione fino a un eventuale cambio di indirizzo.
Sul fronte delle minoranze, cresce la tensione politica e si registra un nuovo movimento all’interno del Polo Civico guidato da Ignazio Tafuro, da cui è uscita Nunzia Pisacane, reduce dal recente sostegno pubblico a Fratelli d’Italia durante la campagna elettorale regionale. L’intero scenario alimenta così un clima di incertezza che potrebbe preludere a un imminente riassetto dell’esecutivo cittadino.
