Il sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, ha fatto il punto sui controlli avviati nelle ultime settimane contro l’inquinamento e gli scarichi irregolari nei corsi d’acqua del territorio.
Scafati, il sindaco Aliberti sull’inquinamento dei corsi d’acqua
“Con la nostra polizia municipale – ha dichiarato – stiamo monitorando costantemente la situazione. Finalmente i primi elementi emersi rendono il quadro più chiaro. Per i reati ambientali non sono previste sanzioni amministrative immediate, ma sanzioni penali. Tutte le industrie che operano nei 19 km² del comune e scaricano in acque superficiali sono state controllate. Per alcune realtà attendiamo ancora i risultati definitivi: in caso di irregolarità scatterà il deferimento all’Autorità Giudiziaria”.
Secondo il primo cittadino, la gran parte dell’inquinamento del territorio – “circa il 90%” – avrebbe origine nei comuni limitrofi, con particolare riferimento al depuratore di Ortoloreto, che serve l’area industriale Angri–Sant’Egidio del Monte Albino. Qui, due grandi industrie avrebbero scarichi con parametri più alti rispetto ai limiti tabellari, mettendo in difficoltà l’impianto e causando sversamenti nel Rio Sguazzatorio.
Aliberti ha precisato che i controlli spettano a diversi enti: Gori per gli scarichi in fogna e ARPAC per le aziende con autorizzazioni ambientali (AIA o AUA). “Noi – ha aggiunto – abbiamo dato supporto e indicazioni puntuali a tutti gli organi competenti. Alcune fabbriche di Scafati sono state controllate decine di volte e i risultati, salvo un caso borderline, non hanno mai evidenziato superamenti dei limiti”.
Il sindaco ha inoltre confermato la collaborazione con il NOE e altri organismi di vigilanza, sottolineando che i risultati ufficiali saranno resi noti a breve: “Gli imprenditori seri vanno difesi, chi delinque va isolato”.
Infine, ha ricordato l’impegno dell’amministrazione nella realizzazione della nuova rete fognaria, un’opera strategica che in due anni ha subito un’accelerazione, pur creando disagi per la viabilità.