La Dda Antimafia di Brescia porta a processo 61 persone per traffico internazionale di droga e riciclaggio attraverso false fatture tra Scafati e Terzigno. L’inchiesta coinvolge anche un uomo salernitano e un gruppo italo-cinese per trasferimenti illeciti di denaro.
Droga e riciclaggio tra Scafati e Terzigno, 61 persone a processo
Salgono a 61 gli imputati coinvolti nella maxi inchiesta della Dda Antimafia di Brescia, che contesta a vario titolo reati di traffico internazionale di droga e riciclaggio di denaro tramite false fatture. L’udienza preliminare si terrà nei prossimi mesi: 24 degli indagati hanno optato per il rito abbreviato, mentre i restanti 37 seguiranno il rito ordinario. Inizialmente le persone indagate erano 135.
Tra gli imputati figura anche un uomo di 48 anni originario di Scafati, coinvolto insieme a due cittadini napoletani in contatti con un gruppo di albanesi per l’acquisto di cocaina tra Scafati e Terzigno nel 2020. Lo stupefacente, importato in Europa dal Sud America tramite rotte commerciali che passano da Spagna e Olanda, veniva gestito da un’organizzazione ramificata in Albania e nel Nord Italia.
Secondo l’accusa, parte dei proventi della droga veniva affidata a un gruppo italo-cinese che forniva servizi bancari occulti per trasferire fondi illeciti all’estero. Le indagini hanno sfruttato intercettazioni telefoniche, ambientali e chat decriptate in Francia tramite l’applicazione Sky Ecc su telefoni dedicati, permettendo di ricostruire la rotta della droga che attraversava anche l’Agro nocerino.
