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Scafati paralizzata dai cantieri: “Siamo ostaggi del traffico, ma alternative non ce ne sono”

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Scafati

A Scafati città bloccata dai cantieri: traffico paralizzato e strade chiuse per i lavori sui sottoservizi. Il sindaco Aliberti: “Comprendiamo i disagi, ma non ci sono vie alternative”. Lo riporta l’odierna edizione de La Città.

Scafati paralizzata dai cantieri: “Siamo ostaggi del traffico”

Strade chiuse, traffico in tilt, cittadini esasperati. Scafati si risveglia ogni giorno nella morsa dei cantieri, che da settimane trasformano la città in un grande, complesso labirinto urbano. Colonne d’auto, clacson impazziti e attività commerciali penalizzate: una condizione di disagio generalizzato a cui il sindaco Pasquale Aliberti ha risposto con franchezza. «Purtroppo non ci sono strade alternative: è una fase necessaria», ha spiegato il primo cittadino, provando a frenare l’ondata di polemiche.

I lavori che bloccano la città

Le opere in corso sono mirate al completamento dei sottoservizi e, in particolare, della rete fognaria. Il cantiere più impattante si trova su corso Nazionale, all’altezza della rotonda nei pressi del cavalcavia Longobardi. Un punto nevralgico, che rappresenta l’unico collegamento diretto con l’uscita dell’autostrada A3 Salerno-Pompei-Napoli.

Il blocco del traffico in questa zona ha causato conseguenze a catena su tutto il territorio comunale. Strade alternative? Praticamente inesistenti. La rete viaria di Scafati – da tempo sottodimensionata – non è in grado di assorbire l’aumento del flusso veicolare spostato dalle chiusure temporanee.

Una viabilità fragile, un’identità urbana in discussione

Il caso Scafati mette in evidenza un problema strutturale. Il sistema viario cittadino, già precario in condizioni ordinarie, si mostra totalmente inadeguato di fronte a situazioni emergenziali. Una fragilità che ora viene esacerbata da una serie di interventi infrastrutturali – inevitabili, sì, ma programmati senza vie di fuga per i residenti.

Le proteste arrivano soprattutto da commercianti e pendolari, che vivono ogni giorno l’impossibilità di spostarsi agevolmente, parcheggiare o ricevere forniture nei tempi previsti. «Siamo ostaggi dei lavori», denuncia chi gestisce un’attività nella zona centrale.

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