Grave allarme a Scafati: nello stabilimento coinvolto nell’intossicazione da botulino rilevate gravi irregolarità in materia di carenze sanitarie sistematiche che hanno messo a rischio la salute dei consumatori.
Scafati, botulino nelle conserve: rilevate gravi irregolarità nello stabilimento
Emergono gravi irregolarità nello stabilimento di Scafati coinvolto nell’intossicazione da botulino che ha già causato due vittime e oltre venti ricoveri a Diamante. Gli ispettori dell’Asl hanno riscontrato “non conformità significative”: materie prime stoccate all’aperto senza adeguati controlli, assenza di registrazioni sui trattamenti di acidificazione, mancanza di monitoraggi sulle temperature e locali privi dei requisiti minimi per la conservazione del prodotto finito, senza dispositivi anti-infestanti.
Secondo le autorità sanitarie, tali carenze hanno creato un terreno ideale per lo sviluppo del Clostridium botulinum, batterio responsabile dell’avvelenamento. Le conserve sott’olio, vendute poi da un ambulante sul lungomare di Diamante, hanno così rappresentato un grave rischio per la salute pubblica.
L’inchiesta, coordinata dal procuratore capo di Paola, Domenico Fiordalisi, resta aperta: gli investigatori stanno verificando responsabilità lungo tutta la filiera, dalla produzione alla distribuzione. Il caso solleva interrogativi sulla sicurezza alimentare e sulla necessità di controlli rigorosi, anche nelle produzioni artigianali, dove la tradizione non può sostituire la sicurezza.








