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Scafati, polemica sull’assunzione del fratello di un consigliere comunale all’Acse. La replica: “Non parlo con lui da 15 anni”

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ACSE

A Scafati monta la polemica per l’assunzione tramite agenzia interinale del fratello di un consigliere comunale all’Acse. Il consigliere respinge le accuse di favoritismo: «Non parlo con lui da 15 anni». Lo riporta l’odierna edizione de La Città.

Scafati, polemica sull’assunzione del fratello di un consigliere comunale all’Acse

Nuova bufera politica a Scafati sulla società partecipata Acse, incaricata della raccolta rifiuti e della gestione dei parcheggi. Al centro del dibattito l’assunzione a tempo determinato, tramite agenzia interinale e con chiamata diretta, del fratello di un consigliere comunale, esponente della maggioranza. La modalità di selezione adottata, pur consentita formalmente, ha sollevato forti perplessità dalle opposizioni, che denunciano una mancanza di trasparenza e merito nelle procedure di reclutamento.

La replica

Dal canto suo, il consigliere ha respinto con fermezza le accuse di nepotismo e favoritismo, spiegando: «Sono contento che mio fratello sia stato assunto all’Acse, vuol dire che ha conquistato il posto con le proprie forze. Personalmente non ho rapporti con lui da almeno 15 anni per motivi familiari, e non conosco nemmeno i miei nipoti».

«Questa situazione è nota anche agli esponenti dell’opposizione – ha aggiunto il consigliere vicino al sindaco Pasquale Aliberti – che oggi si ergono a paladini della legalità, dimenticando però le assunzioni di parenti e amici effettuate in passato con metodi analoghi, sfruttando il proprio potere all’interno degli uffici comunali».

 

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