Assolto un 22enne di Scafati dall’accusa di riciclaggio: per il Gup non c’è prova di operazioni per “ripulire” il denaro. Indagini aperte sui successivi trasferimenti. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Accusato di riciclaggio, 22enne di Scafati assolto
Non c’è prova che i soldi ricevuti siano stati “ripuliti”: con questa motivazione, il Gup del Tribunale di Macerata ha assolto un 22enne di Scafati, identificato con le iniziali C.F., accusato di riciclaggio. Stessa sorte per una giovane coimputata. Entrambi erano finiti sotto processo per aver ricevuto ingenti somme di denaro su propri conti correnti: 17mila euro per lui, 33mila per lei.
Il contesto: soldi trasferiti da una vittima di truffa
Secondo le indagini della Guardia di Finanza, quei fondi erano riconducibili a una truffa ai danni di una commerciante piemontese del settore profumeria, convinta – da un falso operatore delle Poste – ad aggiornare il proprio profilo telematico, effettuando due bonifici su conti a lei sconosciuti. Ma per il Gup non è sufficiente la mera ricezione di denaro illecito a configurare il reato di riciclaggio, in mancanza di ulteriori condotte.
La sentenza: «Fatto che non sussiste»
Il giudice ha respinto l’orientamento della Cassazione, secondo cui anche la semplice messa a disposizione di un conto può bastare a ostacolare l’accertamento di fondi illeciti. Nella motivazione si legge che non risulta «alcuna operazione di ripulitura» dei soldi ricevuti. Anzi, i fondi furono poi girati a terzi, ma questa condotta – secondo il Gup – è successiva e autonoma rispetto all’imputazione. Pertanto, per entrambi gli imputati è arrivata l’assoluzione piena: il fatto non sussiste.
Gli sviluppi: Procura al lavoro sui successivi movimenti
La Procura, che aveva chiesto la condanna, dovrà ora valutare la possibilità di nuove ipotesi di reato: si parla di truffa o riciclaggio limitati ai successivi trasferimenti di denaro. Gli atti del processo sono stati trasmessi per approfondimenti, mentre per i due giovani l’odissea giudiziaria potrebbe non essere finita, ma il primo round si chiude con un’assoluzione.