Il processo al clan Serino a Sarno si sgonfia: accuse solo per droga, niente mafia né politica. Assolto l’ex consigliere Franco Annunziata. Cadono le accuse di camorra, estorsione e voto di scambio. Sei le condanne. Lo riporta La Città.
Sarno, il processo al clan Serino si sgonfia: accuse solo per droga
Dopo un decennio di udienze e indagini, il maxi-processo sul presunto “sistema criminale” radicato a Sarno si chiude con un verdetto che ridimensiona drasticamente l’impianto accusatorio della Dda di Salerno. Solo sei condanne su quindici imputati, pene complessive per poco più di 40 anni, tutte legate esclusivamente al traffico di droga. Cadono le contestazioni più gravi: nessun riscontro per associazione camorristica, estorsioni con metodo mafioso o voto di scambio politico-mafioso.
Le pene e le assoluzioni
La condanna più pesante, 14 anni e 4 mesi, è stata inflitta a Gianluigi Serino, figlio di Aniello Serino detto ’o Pope, presunto boss del clan. Gli altri cinque imputati hanno ricevuto pene comprese tra 2 anni e mezzo e 7 anni. Tra le assoluzioni eccellenti spicca quella di Franco Annunziata, esponente di centrodestra, già consigliere comunale e provinciale, ed ex candidato sindaco di Sarno. Per lui la Dda aveva chiesto 10 anni di carcere, accusandolo di presunti contatti con la famiglia Serino in cambio di appoggi elettorali: tutte accuse che non hanno trovato riscontro in aula.