Un 2025 caratterizzato da carichi di lavoro pesanti e da un sistema che si regge sul sacrificio quotidiano dei dipendenti. È l’analisi tracciata dalla Fials Salerno nel consueto bilancio di fine anno. Il segretario generale, Carlo Lopopolo, evidenzia le criticità strutturali della sanità locale e sollecita un cambio di passo nella programmazione e nella gestione del personale tra Asl Salerno e Azienda ospedaliero-universitaria Ruggi d’Aragona.
Sanità a Salerno, la Fials traccia il bilancio 2025
Nonostante gli accordi di contrattazione integrativa abbiano previsto piani di reclutamento per medici, infermieri e figure tecniche, il sindacato rileva nodi ancora irrisolti. «All’interno dell’Asl Salerno la Fials ha svolto un ruolo centrale e determinante nella definizione degli accordi, contribuendo a orientare le scelte aziendali verso la valorizzazione del personale», sottolinea Lopopolo. Tuttavia, l’immissione di nuove risorse umane non basta senza una strategia organizzativa complessiva. «Resta evidente che né il reclutamento né le misure economiche possono da soli risolvere criticità strutturali storiche, se non sono accompagnati da una reale programmazione del fabbisogno e da una riorganizzazione efficace dei servizi», precisa il segretario generale.
Tra le questioni più urgenti, l’utilizzo sistematico delle ore di lavoro straordinario: «Lo straordinario non può continuare a essere uno strumento ordinario di organizzazione del lavoro», afferma Lopopolo. «Da misura eccezionale è diventato prassi per coprire carenze strutturali. Questo modello non tutela i lavoratori, non garantisce sicurezza e rischia di compromettere la qualità dell’assistenza».
Il tema della sicurezza resta centrale, anche alla luce del protocollo siglato in Prefettura contro le violenze verso gli operatori. «Le aggressioni non sono fatalità ma conseguenza di un sistema sotto pressione», sottolinea il sindacato. «Senza organici adeguati, organizzazione e presenza sul territorio, nessun protocollo può essere realmente efficace».
Ruggi d’Aragona e sanità privata
La situazione al Ruggi d’Aragona, interessato dalle dimissioni del Direttore Generale, richiede una pronta soluzione per evitare vuoti di potere. «Il Ruggi ha bisogno di una direzione stabile, autorevole e operativa, capace di avviare un confronto sindacale vero e mettere al centro la valorizzazione del personale, soprattutto nei reparti ad alta intensità assistenziale», spiega Lopopolo.
Il sindacato evidenzia inoltre le disparità economiche e normative nella sanità privata accreditata: «Il dumping contrattuale è una delle principali distorsioni del sistema sanitario – afferma Lopopolo –. Non è accettabile che a parità di mansioni esistano lavoratori di serie A e di serie B. Finché questa ingiustizia non verrà superata, parlare di efficienza sarà solo propaganda».








