Cronaca Salerno, Salerno

San Valentino Torio, truffa e autoriciclaggio: sequestro da 530mila euro a carico di due soggetti

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I carabinieri hanno eseguito un sequestro da 530mila euro a San Valentino Torio nei confronti di due soggetti accusati di truffa e autoriciclaggio: smascherata una falsa compravendita di auto di lusso per truffare imprenditori esteri.

San Valentino Torio, truffa e autoriciclaggio: sequestro da 530mila euro

È di circa 530mila euro il valore del sequestro preventivo eseguito questa mattina dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Salerno a carico di due soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di trasferimento fraudolento di valori, truffa aggravata e autoriciclaggio. Il provvedimento, emesso dal GIP del Tribunale di Nocera Inferiore su richiesta della Procura della Repubblica, colpisce beni mobili, immobili e valori finanziari.

Il piano: truffa internazionale mascherata da affari di lusso

Le indagini hanno ricostruito un collaudato sistema truffaldino, ideato da un 73enne pregiudicato di San Valentino Torio, già noto alle forze dell’ordine e sottoposto nel 2020 a una misura patrimoniale da 600mila euro. L’uomo avrebbe agito insieme a un imprenditore incensurato del 1955, intestatario fittizio di una società creata ad hoc per simulare la compravendita di auto di lusso e d’epoca.

Attraverso l’apertura di una sede operativa a Milano in un noto centro direzionale e l’utilizzo di mail e brochure professionali, i due truffatori hanno attirato imprenditori esteri con offerte vantaggiose per vetture di pregio. In una seconda fase, si sarebbero finti intermediari autorizzati, mostrando realmente le vetture alle vittime, ignare del raggiro in corso.

Il raggiro e il riciclaggio

A cadere nella trappola, un imprenditore francese con attività in Spagna, che ha versato l’intero importo per l’acquisto delle auto. Una volta incassato il denaro, i due soggetti avrebbero attivato una rete di società compiacenti con conti correnti in diversi Paesi UE, mascherando il passaggio dei fondi come operazioni commerciali fittizie.

L’inchiesta

L’indagine ha confermato che il modus operandi ricalca altri raggiri messi in atto dallo stesso sanvalentinese, oggi agli arresti domiciliari per cumulo di pene concorrenti. I provvedimenti sono suscettibili di impugnazione e le accuse dovranno essere valutate nel corso del procedimento.

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