Cronaca Salerno, Salerno

San Pietro al Tanagro, veglia di preghiera per gli ammalati: la comunità si stringe attorno al 64enne ferito nell’incidente sulla SS19

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Foto di repertorio

La comunità di San Pietro al Tanagro si prepara a un momento di raccoglimento collettivo previsto per il 16 novembre, quando nella Chiesa Madre sarà celebrata una veglia di preghiera interamente dedicata agli ammalati e a quanti vivono situazioni di sofferenza. L’iniziativa, organizzata dalla Parrocchia di San Pietro Apostolo sotto la guida di don Antonio Palma, nasce dal desiderio di offrire un sostegno spirituale concreto in un periodo in cui la fragilità di alcuni membri della comunità ha colpito profondamente l’intero paese.

La veglia, che si svolgerà dalle 18 alle 20, prevede un’adorazione eucaristica continuativa, pensata come occasione di silenzio, riflessione personale e preghiera collettiva. La scelta di dedicare due ore all’ascolto e all’intercessione nasce dalla volontà di creare un momento di unità che coinvolga famiglie, volontari, operatori pastorali e semplici cittadini. L’invito è rivolto a tutti, anche a coloro che non frequentano abitualmente la parrocchia, con l’obiettivo di offrire uno spazio comunitario inclusivo e aperto.

San Pietro al Tanagro, veglia di preghiera per gli ammalati

Al centro dell’iniziativa vi sarà un’intenzione particolare per il 64enne del posto rimasto gravemente ferito nel violento incidente avvenuto giovedì sera lungo la SS19, nel tratto compreso tra Polla e Sant’Arsenio. L’uomo, molto conosciuto in paese, è attualmente ricoverato in condizioni critiche e l’intera comunità segue con apprensione l’evoluzione del suo quadro clinico. La veglia rappresenta dunque un modo per manifestare vicinanza non solo a lui, ma anche alla sua famiglia, improvvisamente catapultata in un momento di grande angoscia.

Don Antonio Palma, nel presentare l’iniziativa, ha sottolineato come la preghiera comunitaria rappresenti un sostegno prezioso nei momenti in cui il dolore attraversa una famiglia e, inevitabilmente, l’intero tessuto sociale di un piccolo centro. L’appuntamento del 16 novembre non sarà quindi un semplice rito, ma un’occasione per rinsaldare il senso di appartenenza e condividere un gesto di solidarietà che supera le distanze personali.

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