Dolore e incredulità a San Mauro Cilento per la morte improvvisa di Angelo Di Maria, 63 anni, assessore comunale in carica, conosciuto da tutti come “Rino”. Il decesso è avvenuto venerdì sera, mentre rientrava a casa, poche ore dopo essersi recato al pronto soccorso dell’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania per un malessere.
San Mauro Cilento sotto choc per la morte dell’assessore Angelo Di Maria
Secondo le prime informazioni, nella mattinata di venerdì l’assessore si era presentato al pronto soccorso accusando disturbi di salute. I medici, dopo i primi accertamenti, avrebbero consigliato ulteriori controlli e valutato l’ipotesi di un ricovero. Di Maria, però, avrebbe scelto di non fermarsi in ospedale, firmando le dimissioni volontarie. Nel tardo pomeriggio, durante il rientro a casa in auto, è stato colpito da un malore improvviso. È riuscito ad accostare il veicolo, ma per lui non c’è stato nulla da fare: all’arrivo dei sanitari del 118, non restava che constatarne il decesso.
I carabinieri hanno acquisito la cartella clinica e avviato accertamenti per ricostruire l’esatta sequenza degli eventi. Parallelamente, la direzione sanitaria del “San Luca” ha aperto un’inchiesta interna per verificare la correttezza delle procedure seguite. Su disposizione della Procura, oltre all’esame esterno già effettuato dal medico legale Aniello Maiese, sarà eseguita anche l’autopsia, ritenuta necessaria per chiarire le cause del malore e la rapidità con cui si è manifestato.
Il cordoglio
La notizia della morte ha scosso profondamente la comunità cilentana. Angelo Di Maria, ragioniere di professione, conviveva da tempo con problemi di salute e nei prossimi giorni avrebbe dovuto sottoporsi a un controllo a Napoli. Ricopriva le deleghe al Bilancio, ai Tributi, al Personale e all’Ambiente. Il sindaco Carlo Pisacane, legato a lui da un rapporto personale, lo ha ricordato con un messaggio carico di commozione: «Caro zio Rino, non avrei mai immaginato di doverti scrivere così. Mi mancano già le tue parole e il tuo sorriso. Grazie per l’amico sincero che sei stato».