Un’inchiesta è stata aperta dalla Procura di Lagonegro per fare luce sulla morte di Fabrizio Tripari, il 19enne originario di Scario, il cui corpo è stato ritrovato carbonizzato nella serata di mercoledì 30 luglio in un burrone lungo la Statale 18, nel territorio di Maratea, a pochi chilometri dal confine con Sapri. L’allarme è scattato intorno alle ore 21, quando alcuni automobilisti in transito hanno notato una colonna di fumo e le fiamme provenire da un costone sottostante la carreggiata, poco dopo il canale di Mezzanotte, in direzione sud come riportato dal quotidiano Il Mattino.
San Giovanni a Piro, giovane trovato carbonizzato in un burrone
Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, carabinieri e polizia municipale. La scena si è presentata drammatica: un’auto ferma in una piazzola di sosta, intestata allo stesso Tripari, e poco distante, in un dirupo, il corpo senza vita del giovane, avvolto dalle fiamme insieme alla vegetazione circostante. Le indagini, coordinate dal pubblico ministero di turno, si concentrano ora sulla ricostruzione degli ultimi movimenti del 19enne, senza escludere al momento alcuna ipotesi, compreso il gesto volontario.
La salma è stata posta sotto sequestro e trasferita all’ospedale di Sapri, dove verrà eseguito l’esame autoptico. I carabinieri della compagnia di Lagonegro stanno procedendo con gli accertamenti per risalire agli ultimi spostamenti del giovane: intorno alle 18.30 di mercoledì Fabrizio sarebbe stato visto a Policastro, in un bar, mentre prendeva un aperitivo da solo. Uno scontrino confermerebbe la sua presenza in quel luogo. Secondo alcune testimonianze, in quell’occasione il ragazzo appariva sereno e nulla faceva presagire quanto sarebbe avvenuto poco dopo.
Le forze dell’ordine stanno acquisendo le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti lungo il percorso che collega Policastro a Maratea, nel tentativo di ricostruire i movimenti del giovane prima del ritrovamento. Intanto, la notizia della tragedia ha profondamente scosso la comunità di Scario, dove Fabrizio viveva con la famiglia. Il padre, affetto da problemi cardiaci, è stato colto da un malore dopo essere stato informato dell’accaduto ed è attualmente ricoverato all’ospedale di Sapri.
Numerosi i messaggi di cordoglio giunti da amici, conoscenti e residenti del territorio. Fabrizio viene ricordato come un ragazzo riservato, gentile, sempre disponibile e con una forte etica del lavoro. Dopo aver conseguito il diploma presso l’istituto “Leonardo Da Vinci” di Sapri, aveva lavorato sia nel settore della ristorazione che in quello del giardinaggio. «Era l’anima delle feste, sempre allegro», racconta un’amica. «Un giovane educato, umile, con il sorriso sulle labbra», aggiunge un altro conoscente. L’indagine prosegue per accertare con precisione la dinamica dei fatti e le eventuali responsabilità.