Cronaca Salerno, Salerno

L’Università di Salerno si conferma eccellenza internazionale: 95 ricercatori inseriti nella Top 2% Scientists

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I ricercatori dell'Università di Salerno
I ricercatori dell'Università di Salerno

Sono 95 i ricercatori dell’Università di Salerno inseriti nella “World’s Top 2% Scientists” di Stanford. Tra loro la professoressa Roberta Troisi, unica donna salernitana del DIPSC. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Salerno, l’Università tra le eccellenze mondiali: 95 ricercatori nella classifica Stanford

L’Università di Salerno si conferma polo di eccellenza internazionale. Sono infatti 95 i docenti dell’ateneo entrati nella prestigiosa classifica “World’s Top 2% Scientists”, elaborata annualmente dalla Stanford University in collaborazione con Elsevier. Tra i protagonisti figura Roberta Troisi, unica docente del Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione (DIPSC) a ricevere il riconoscimento. Salernitana, tifosa granata e direttrice dell’Osservatorio per lo Sviluppo Territoriale, insegna Organizzazione Aziendale, Comportamento Organizzativo e Gestione delle Risorse Umane. “Per le scienze sociali – spiega – si tratta di un traguardo raro, ottenuto con dinamiche di pubblicazione differenti. È un onore essere l’unica donna salernitana in questo settore”.

Accanto a lei, nel DIPSC, anche il professore Antonio Lieto, originario di Caserta, direttore del CIIT LAB e docente di Intelligenza Artificiale, Logic and Computation, Fondamenti di Programmazione e Computer Science. L’elenco complessivo dei 95 ricercatori Unisa comprende studiosi provenienti da tutte le aree scientifiche, tra cui i salernitani Ada Amendola, Vincenzo Piluso, Valerio Bozza, Marco Carratù, Roberta Citro, Luciano Feo, Massimo Latour e Iolanda De Marco.

Un percorso accademico internazionale

La carriera di Roberta Troisi si è sviluppata tra Bologna, dove ha studiato Giurisprudenza e si è occupata inizialmente di diritto penale, e prestigiose università internazionali, come Birmingham e Bogotá, dove è stata visiting professor. I suoi studi si sono concentrati soprattutto sul tema della corruzione organizzativa, con pubblicazioni premiate come “best paper” da riviste scientifiche di rilievo quali European Review of Management e Local Government Studies. Quindici suoi articoli figurano inoltre tra i più citati nelle riviste accademiche di settore.

I criteri della classifica

La “World’s Top 2% Scientists” prende in esame 22 aree disciplinari e 174 sottocategorie, valutando le performance scientifiche attraverso indicatori come numero di pubblicazioni, citazioni, h-index e posizione di co-autore. L’obiettivo è individuare gli studiosi più influenti al mondo, sulla base del reale impatto della loro ricerca. “Ho sempre mantenuto la matrice giuridica iniziale – conclude Troisi – che emerge nei miei studi sulla devianza e i comportamenti disfunzionali nelle organizzazioni, non necessariamente reati ma dinamiche che incidono profondamente sul funzionamento delle istituzioni”.

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