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Salerno, finto operatore bancario tenta la truffa: “Conto troppo povero”, vittima “graziata” dai cybercriminali

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Un animatore di Salerno racconta come è scampato a una truffa bancaria: “Mi hanno lasciato i soldi perché erano troppo pochi”. Il caso svela un allarme crescente. Lo riporta OndaNews.

Salerno, finto operatore bancario tenta la truffa: “Conto povero”

«Oggi ho rischiato l’infarto». Con queste parole A.C., animatore salernitano, ha raccontato la propria disavventura dopo essere finito nel mirino di abili cybertruffatori che, con un sistema ben congegnato, hanno tentato di svuotargli il conto bancario. Il raggiro – non andato a buon fine per una circostanza inaspettata – è solo uno degli ultimi casi che si moltiplicano in Campania.

Il raggiro: una telefonata “credibile”

Tutto ha inizio con una telefonata da un numero apparentemente ufficiale: combacia con quello memorizzato nella rubrica dell’uomo sotto la voce “banca”. I truffatori, con una tecnica nota come spoofing, riescono infatti a far apparire il numero di provenienza uguale a quello dell’istituto bancario. L’interlocutore si presenta come addetto alla sicurezza e riferisce di un tentato bonifico partito da Zurigo. A.C., scettico, decide di verificare: il numero coincide. Convinto, accetta di seguire le istruzioni per “proteggere” il conto.

L’inganno dell’antivirus

Gli viene inviato un link via WhatsApp, da cui scarica un’applicazione presentata come “antivirus bancario”. In realtà, si tratta di un trojan: uno strumento per controllare lo smartphone da remoto. Nel giro di pochi minuti, A.C. non riesce più a eseguire alcuna operazione dalla sua app bancaria.

La richiesta sospetta

Il finto operatore guida la vittima nella procedura per bloccare il bonifico, ma a un certo punto chiede di trasferire i fondi verso un nuovo IBAN “sicuro” con intestatario olandese dal nome arabo. A quel punto, l’ansia lascia spazio al sospetto.

La svolta grottesca: “Sei troppo povero”

Quando A.C. ammette con sincerità che sul suo conto c’è solo il necessario per pagare il mutuo, i truffatori scoprono le carte: “Ringraziaci, oggi ti stiamo regalando i tuoi soldi. È un conto da poveracci, lavoriamo su cifre molto più alte”.

Poi, la chiamata si interrompe. Tutto – chiamate, messaggi WhatsApp, app – scompare dal cellulare. Nessuna traccia. Il giorno dopo, l’uomo si reca in banca per denunciare l’accaduto e viene informato che non è un caso isolato: nella sola settimana precedente, ignari correntisti hanno perso fino a 11mila euro.

L’appello: “Fate attenzione”

Il messaggio che A.C. affida alla stampa è chiaro: “Non fidatevi mai al telefono. Anche se il numero vi sembra quello della banca, dite sempre: ‘Grazie, riaggancio e richiamo io’. Solo così sarete sicuri che dall’altra parte c’è davvero un operatore.”

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