Nel 2024 la provincia di Salerno ha raggiunto una posizione di rilievo a livello nazionale per quanto riguarda la spesa dei turisti provenienti dall’estero, attestandosi al settimo posto tra le province italiane con un volume complessivo di pagamenti pari a 584 milioni di euro come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.
Il dato emerge dal primo rapporto “Tourism and Incoming Watch” realizzato da Nexi insieme all’Osservatorio Nazionale del Turismo del Ministero del Turismo. Lo studio si basa sull’analisi dei pagamenti digitali effettuati dai viaggiatori stranieri in Italia, offrendo una fotografia economica dettagliata dei flussi turistici sul territorio.
Salerno tra le mete top per la spesa dei turisti stranieri
Il risultato ottenuto da Salerno si inserisce in un contesto nazionale che ha visto una crescita significativa della spesa turistica estera, arrivata a quota 20,9 miliardi di euro con un aumento del 37,9% rispetto al 2022. In questo scenario, la provincia campana si distingue per la capacità di attrarre e valorizzare il turismo internazionale, grazie a una rete consolidata di attrazioni culturali, naturalistiche e archeologiche. Tra i principali punti di forza figurano la Costiera Amalfitana, il Cilento e i siti storici di Paestum ed Elea-Velia, poli d’attrazione che alimentano itinerari turistici di rilevanza globale come il percorso “Roma-Napoli-Pompei-Costiera”, tra i più frequentati e redditizi, cresciuto del 31% nel triennio 2022-2024.
Nel solo comparto della Costiera Amalfitana e Sorrentina, la spesa turistica ha superato i 780 milioni di euro, inserendo l’area tra le prime dieci destinazioni italiane per fatturato generato dal turismo straniero. Il territorio salernitano si conferma dunque non solo come destinazione di punta per il turismo balneare estivo, ma come sistema turistico in evoluzione, capace di attrarre visitatori durante tutto l’arco dell’anno. L’indice di stagionalità, pur mantenendosi elevato (85,6%), mostra segnali di riduzione, evidenziando un processo in atto di destagionalizzazione.
L’analisi dei settori in cui si concentra la spesa estera rivela che circa la metà dei pagamenti digitali è destinata a servizi di ristorazione (26%) e ospitalità (23%). Tuttavia, una quota rilevante si registra anche nei comparti della moda, degli accessori e della gioielleria, grazie alla presenza di turisti ad alta capacità di spesa provenienti da regioni come la Penisola Arabica e il Sud-Est Asiatico. In particolare, i visitatori provenienti dagli Emirati Arabi Uniti e dall’Arabia Saudita si collocano ai vertici per spesa media per carta: rispettivamente 822 e 913 euro, contro una media nazionale di 411 euro. Un segnale che rafforza il potenziale del turismo di lusso per il territorio.
Pur non essendo capoluogo di regione, Salerno rappresenta oltre il 12% del totale delle transazioni digitali legate al turismo nella propria area geografica, confermandosi un polo strategico per l’economia locale. Alla base di questa performance si collocano fattori come la valorizzazione del patrimonio territoriale, l’elevata qualità dell’accoglienza e un’offerta turistica diversificata che spazia dalla cultura all’enogastronomia, dal turismo religioso a quello balneare.
Il 2024 ha segnato per Salerno un punto di svolta, rafforzando la competitività internazionale della provincia in un periodo di forte crescita globale dei flussi turistici. Con l’aumento delle presenze da mercati emergenti come Brasile e Australia (rispettivamente +155% e +100% rispetto al 2022), si aprono nuove prospettive per il turismo incoming. Le potenzialità di espansione sono legate a politiche territoriali mirate, investimenti in infrastrutture sostenibili e strategie di promozione coordinate. Il turismo si conferma così motore di sviluppo economico e sociale, capace di generare valore lungo filiere produttive complesse e di contribuire alla costruzione di un modello di crescita territoriale integrato.