Non si è trattata di un’aggressione collettiva ma di una reazione a molestie e percosse: cambia il racconto di quanto avvenuto in via Gelso a Salerno, denunciato uno straniero. Il 32enne marocchino inizialmente ritenuto vittima è stato denunciato per violenze e irregolarità sui documenti. In parallelo, nuovo allarme in Largo Plebiscito per un uomo armato di coltello. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Salerno, molestie e percosse: straniero denunciato
Non una rissa. Né un linciaggio. Questo hanno stabilito, fin dalle prime ore, gli agenti di polizia intervenuti martedì sera in via Gelso. I fatti, che in un primo momento sembravano il risultato di una violenta colluttazione collettiva, si sono rivelati ben diversi dopo una più attenta ricostruzione.
A finire al centro dell’episodio è stato un uomo di 32 anni, di origine marocchina, ritrovato a terra, con il volto tumefatto, circondato da alcune persone. Dopo l’allarme lanciato da diversi cittadini – che parlavano di una rissa – sul posto sono arrivate pattuglie della polizia e ambulanze del 118. L’uomo è stato immediatamente soccorso e trasferito in ospedale.
La ricostruzione: “Ha molestato mia sorella, poi mi ha colpito”
Durante i soccorsi, un ragazzo si è avvicinato agli agenti raccontando la propria versione: il 32enne avrebbe molestato verbalmente la sorella, e quando lui è intervenuto in sua difesa, l’uomo lo avrebbe aggredito a pugni. A quel punto sarebbero intervenute altre due persone presenti per proteggere il giovane. L’aggressore, temendo l’arrivo delle forze dell’ordine, sarebbe fuggito, ma nella corsa è caduto battendo la testa: una ferita giudicata guaribile in cinque giorni.
La testimonianza del ragazzo è stata confermata da altri presenti. I fratelli sono stati invitati in questura: lui ha sporto denuncia per percosse e lesioni, lei per molestie. Il cittadino marocchino, dopo le cure in ospedale, è stato identificato e denunciato per molestie, minacce, percosse, lesioni e violazione della normativa sull’immigrazione. Sebbene risulti richiedente protezione internazionale, era sprovvisto di documenti validi al momento del fermo.
Largo Plebiscito: un coltello, una bici e un’aggressione da chiarire
Nel corso della stessa serata, un altro episodio ha richiesto l’intervento delle Volanti. Alcuni cittadini hanno segnalato la presenza di un uomo armato di coltello a Largo Plebiscito. L’uomo, 37 anni, già noto alle forze dell’ordine, è stato identificato.
Poco dopo si è presentato spontaneamente in questura, sostenendo di essere stato aggredito da un gruppo di cittadini stranieri. Il motivo? Avrebbe preso in prestito una bici elettrica con il pretesto di acquistarla, ma poi sarebbe sparito. In realtà, secondo il suo racconto, l’intenzione era mostrare il mezzo a un poliziotto che, giorni prima, gli aveva confidato il furto della propria bici elettrica. Il 37enne avrebbe riconosciuto il modello e tentato di recuperarlo “in missione”, finendo però aggredito da un gruppo di tunisini.
Colpito al volto e scaraventato giù dalla bici, si sarebbe rifugiato in un ristorante e, impaurito, avrebbe preso un coltello da un tavolo per difendersi. Da qui l’allarme al 112. Sono ora in corso accertamenti per verificare la veridicità del suo racconto, risalire agli aggressori e chiarire la provenienza della bicicletta.