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Salerno, stop alla cementificazione in zona Foce Irno: confermata la destinazione turistica dei terreni ex Prog

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Foto La Città

Nessuna possibilità di realizzare appartamenti nei terreni dell’ex area Prog in zona Foce Irno. È quanto ribadito dal presidente della Provincia di Salerno, Vincenzo Napoli, che, in qualità anche di sindaco del capoluogo, ha confermato il pieno sostegno alla variante urbanistica approvata dall’Amministrazione comunale nei mesi scorsi come riportato dal quotidiano La Città.

La nuova disciplina urbanistica prevede un vincolo preciso: i suoli in questione potranno essere destinati esclusivamente ad attività ricettive, escludendo in modo categorico qualunque trasformazione a uso residenziale, anche in prospettiva futura.

Salerno, stop alla cementificazione in zona Foce Irno

La variante alle Norme Tecniche Attuative del Piano Urbanistico Comunale, adottata per dare attuazione a un piano di sviluppo sostenibile, mira a contrastare il rischio di ulteriore cementificazione in un’area strategica del territorio cittadino. L’atto è stato approvato definitivamente a gennaio 2025 e rappresenta una scelta strutturale destinata a incidere in maniera significativa sull’assetto urbanistico della zona.

L’area era stata acquisita per circa 12 milioni di euro dalla società “Hotel Salerno srl”, che aveva manifestato l’intenzione di realizzare anche unità abitative. Tuttavia, l’operazione è stata fermata dalla nuova normativa comunale. La società aveva presentato un piano urbanistico attuativo il 3 dicembre 2024, relativo a uno dei due lotti acquistati, ma l’iter di approvazione della variante era già in fase avanzata, con le controdeduzioni già avviate da parte dell’Amministrazione.

Il successivo ricorso al Tar, promosso dalla società acquirente e rappresentata dall’avvocata Caterina Chechile, non ha prodotto l’effetto sperato. Il Tribunale Amministrativo Regionale ha infatti respinto l’istanza, affermando la legittimità dell’iter in corso, nonostante le nuove norme urbanistiche non siano ancora pienamente operative per effetto delle procedure previste dalla normativa regionale. I giudici hanno comunque ritenuto che il procedimento di approvazione sia conforme alla legge.

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