Come ogni anno, il periodo pasquale rappresenta un importante banco di prova per il settore turistico a Salerno, anticipando le tendenze della stagione estiva. Le aspettative per il 2025 sono alte: l’assessore comunale al turismo, Alessandro Ferrara, prevede un incremento del 24% nelle presenze tra giugno e settembre rispetto all’anno precedente.
Nel frattempo, i dati relativi alla seconda metà di aprile confermano un trend positivo per gli operatori del settore. Secondo Antonio Ilardi, presidente di Federalberghi, le proiezioni, sebbene non ancora certificate, risultano affidabili e promettenti come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.
Salerno, a Pasqua prime prove per l’estate turistica
L’interesse per Salerno è in crescita, con il 60% delle richieste proveniente da Germania, Regno Unito, Francia e Polonia, mentre il restante 40% riguarda il turismo domestico. Nel settore extralberghiero, il presidente dell’associazione di categoria, Agostino Ingenito, segnala un tasso di occupazione già al 70% per Pasqua, destinato a salire ulteriormente in vista del ponte del 25 aprile. Un dato rilevante riguarda la durata media dei soggiorni, che si è allungata da due a tre notti, grazie soprattutto ai turisti italiani.
In costiera amalfitana, invece, la clientela è prevalentemente europea, con l’85% delle prenotazioni già confermate nei mesi precedenti. Tuttavia, nonostante l’entusiasmo per la nuova stagione, il bilancio del 2024 evidenzia una lieve flessione: la provincia di Salerno ha registrato un calo del 2% nelle presenze turistiche, con una perdita di circa 100mila visitatori (da 5,4 milioni a 5,3 milioni). Un’analisi più dettagliata mostra che il decremento è concentrato principalmente nel Cilento, con l’eccezione di Paestum, che continua a crescere grazie alle iniziative promosse dal Parco Archeologico di Paestum e Velia. Salerno città, al contrario, ha guadagnato 35mila visitatori (+8%), mentre Amalfi e Maiori registrano risultati eccellenti, con Positano leggermente in difficoltà.