Gaetana Falcone, l’assessore comunale alla Pubblica Istruzione di Salerno, ha spiegato perché non vi sarà alcuna proroga per il servizio mensa scolastica che si fermerà il 6 giungo. I genitori dei bambini che frequentano la scuola dell’infanzia avevano chiesto che il servizio venisse prolungato fino al al 30 giugno, ultimo giorno d’asilo.
Salerno, nessuna proroga per il servizio mensa: lo stop sarà il 6 giugno
“Noi provvediamo a 2700 pasti ogni giorno per gli alunni delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado: abbiamo stabilito che il servizio mensa sarà garantito fino all’ultimo giorno della scuola dell’obbligo, dopo un’attenta valutazione”. Ha chiarito Gaetana Falcone, l’assessore comunale alla Pubblica Istruzione di Salerno.
“Lo scorso anno garantimmo i pasti fino al 28 giugno e, attraverso un monitoraggio, emerse che la maggior parte dei bambini ha frequentato la scuola dell’infanzia solo fino alla prima o, in qualche caso, alla seconda settimana di giugno. Di quei 500 pasti previsti, inoltre, non tutti furono consumati dagli alunni, in quanto numerosi genitori appartenenti alla I fascia (alias che versano 5 euro all’anno per il servizio mensa), non comunicarono l’interruzione della fruizione della mensa da parte dei figli. – sottolinea l’assessore – A fronte di questi dati, prolungare la mensa fino a fine mese, rappresenterebbe un investimento economico non fattibile per l’amministrazione”.
Il consiglio dell’assessore: “ricorrere ad un pasto domestico”
Ad incidere quest’anno anche il referendum previsto per la seconda domenica di giugno. “Il 6 giugno alle 14 è in programma la consegna dei locali scolastici per i seggi, l’8 e il 9 si vota, il 10 giugno è prevista la disinfestazione e l’11 giugno sarà utile per la raccolta del materiale elettorale, con la priorità di liberare per prime le aule della secondaria, per via degli esami di stato- continua la Falcone- Quindi, eliminando dal calcolo anche i sabato e le domeniche, il Comune non coprirebbe i pasti solo per gli ultimi 15 giorni della scuola dell’infanzia: sarebbe opportuno che le famiglie che necessitino del prosieguo del servizio fino al 30 giugno, chiedano alla scuola dell’infanzia frequentata dai loro figli di non sospendere le attività, ricorrendo al pasto domestico, come già avviene in alcune scuole del territorio” consiglia l’assessore.