Al Ruggi di Salerno la mostra fotografica Praesentia che sarà inaugurata martedì 17 dicembre. Racconta la forza che nasce dalle cicatrici, mettendo al centro la persona oltre la malattia.
Salerno, al Ruggi la mostra fotografica Praesentia tra cura, cicatrici e dignità
Dopo una diagnosi resta molto più di un segno sulla pelle: resta un modo diverso di guardare la vita. Da questa riflessione prende forma Praesentia, la mostra fotografica che sarà inaugurata martedì 17 dicembre alle ore 10.00 presso il reparto di Senologia dell’AOU “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno.
L’iniziativa nasce dall’esperienza quotidiana della Senologia Diagnostica e Interventistica e trasforma gli spazi ospedalieri in luoghi di narrazione, dove cura e umanità si intrecciano. I reparti diventano così ambienti capaci di accogliere uno sguardo nuovo sulla malattia, restituendo centralità alla persona e alla sua storia.
Il progetto
Il progetto è ideato dalla dottoressa Roberta Buonocore e realizzato con il sostegno dell’Associazione Angela Serra. Alla sua realizzazione hanno contribuito Silvio Ferro per la fotografia, Teodora Malavenda per il coordinamento e Antonio Monizzi per lo storytelling e i testi.
In mostra dieci ritratti: nove donne e un uomo che scelgono di mostrarsi attraverso le proprie cicatrici, trasformate in simboli di resilienza, fiducia e rinascita. Immagini che raccontano un vissuto spesso silenzioso e che chiedono attenzione, rispetto e ascolto.
Praesentia dà forma visiva al dolore e alla forza che scaturiscono dalla sofferenza, ribadendo un messaggio chiaro: la malattia non definisce l’identità di una persona, ma la trasforma. La mostra rappresenta il primo passo di un percorso più ampio, destinato a proseguire con una successiva produzione teatrale, dove la fragilità si farà voce, gesto e presenza scenica.
Attraverso questa iniziativa, l’AOU “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” rinnova il proprio impegno nel promuovere una cultura della cura che affianchi all’eccellenza clinica l’ascolto e l’attenzione alla dimensione umana del paziente.
«Praesentia – sottolinea il direttore generale Ciro Verdoliva – rappresenta una visione della sanità che mette al centro la persona oltre la patologia. Trasformare un reparto in uno spazio di racconto significa affermare che la cura è anche dignità, consapevolezza e ascolto. Come AOU Ruggi sosteniamo con convinzione progetti che uniscono qualità assistenziale e profonda attenzione all’umanità di chi vive la malattia».








