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Salerno, la CGIL organizza “La Partita dei Diritti”: un calcio d’inizio per il referendum su lavoro e cittadinanza

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La partita dei diritti

Il 3 giugno a Salerno la CGIL scende in campo con un torneo di calcio a 5, la “Partita dei diritti”, per promuovere la partecipazione attiva al referendum dell’8 e 9 giugno su lavoro dignitoso e diritto alla cittadinanza. Lo riporta OndaNews.

Salerno, la CGIL organizza “La Partita dei Diritti”

Un campo da gioco come metafora dell’Italia che lotta per i diritti. Una palla al centro per riaccendere il senso civico. E un fischio d’inizio per far partire una nuova stagione di partecipazione. Martedì 3 giugno, la CGIL di Salerno dà vita a “La Partita dei Diritti”, un torneo popolare di calcio a 5 in programma presso i campi del Centro Sociale Solidale di Pastena.

L’iniziativa, a pochi giorni dal referendum dell’8 e 9 giugno, mira a promuovere una partecipazione consapevole su due temi centrali: lavoro dignitoso e diritto alla cittadinanza.

Non si tratta solo di sport, ma di un’azione simbolica e concreta al tempo stesso. Un gesto collettivo che mette insieme il linguaggio universale del calcio con l’urgenza di dare voce a chi vive ogni giorno in una condizione di precarietà o esclusione. L’obiettivo è duplice: rilanciare la campagna referendaria con un linguaggio immediato e popolare, e costruire ponti nuovi con la società reale, fatta di giovani, migranti, lavoratori e lavoratrici, studenti, donne e uomini spesso invisibili alle istituzioni.

Le dichiarazioni del segretario generale della CGIL di Salerno

“Abbiamo scelto il calcio – spiega Antonio Apadula, segretario generale della CGIL di Salerno – perché è il gioco popolare per eccellenza e rappresenta bene il mondo del lavoro: si vince solo giocando in squadra. Con La Partita dei Diritti vogliamo lanciare un messaggio semplice: nessuno deve restare in panchina. La sfida del referendum riguarda tutti. Lavoro, dignità e cittadinanza non sono privilegi, sono diritti fondamentali.”

In campo si sfideranno sei squadre, composte da lavoratori, studenti, giornalisti, politici, sindacalisti e migranti. Una rappresentazione concreta di chi è coinvolto – direttamente o indirettamente – nei temi proposti dai referendum. Le partite dureranno 20 minuti e seguiranno la formula di gironi, semifinali e finale, in un clima di partecipazione e confronto aperto.

Con questa iniziativa, la CGIL di Salerno ribadisce il valore della democrazia partecipata e dell’impegno condiviso. Perché anche con un pallone si può difendere il diritto a un lavoro stabile, sicuro e umano. Come sottolinea ancora Apadula: “La partita più importante non si gioca tra i pali, ma nelle urne. Ed è una partita che riguarda tutti noi.”

Cgilcomune di salerno

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